Montepulciano è una salita per gradi, un corteo di bandiere festanti, un laboratorio di idee universali. Ed è anche un incontro informale tra amici, un foglio bianco sempre diverso a fine giornata, una sorpresa inaspettata e fuori tempo massimo.
Mi piace descriverlo come un borgo medievale su più livelli. Al primo, che poi è quello intermedio, dominano negozi e negozietti, cantine e cantinette, le porte di accesso al Vino Nobile, l’illustre vino rosso orgoglio dei poliziani (il nome degli abitanti di Montepulciano) nel mondo. Si sale quindi al secondo livello, il più alto, dove si resta sospesi tra la magnificenza di Piazza Grande, culla rinascimentale del borgo, e gli squarci dipinti sulla Val di Chiana e la Val d’Orcia, Patrimonio Mondiale UNESCO. Il terzo livello lo si raggiunge a piedi o in macchina, più in macchina che a piedi, e si identifica con la chiesa di San Biagio, o il tempio di San Biagio, comunione di arte e religione.
Chiara ed io abbiamo visitato Montepulciano durante la nostra prima vacanza in Val d’Orcia: una tappa obbligatoria, all’interno di un itinerario di tre giorni che ci ha permesso di conoscere luoghi iconici come la splendida città ideale di Pienza insieme all’affascinante Cappella della Madonna di Vitaleta. Poi sì, abbiamo visto anche dell’altro, come documentato nel blog, ma se parlassi pure di questo faremmo notte.
Tornando a noi, lascia ora che ti racconti le migliori cose da vedere a Montepulciano in un giorno o, meglio, mezza giornata.
5 cose da vedere a Montepulciano
1. Il Corso
Il Corso è la strada principale di Montepulciano, la più affollata di turisti, alla ricerca del Vino Nobile e dei prodotti tipici locali, su tutti i pici senesi (pasta fatta a mano con acqua e farina), la carne chianina e i cantucci alle mandorle da inzuppare nel vin santo toscano.
La strada, che prosegue sempre in leggera salita, collega Porta al Prato alla chiesa di Santa Maria dei Servi, e cioè le due estremità del borgo, lungo un percorso puntellato da ristoranti, cantine e negozi.
Il consiglio di Viaggi e Ritratti: il corso principale della città non conduce a Piazza Grande, ci gira soltanto attorno. Per un itinerario a piedi logico, l’ideale è percorrere solo una parte del corso, magari quella che va dalla torre di Pulcinella (via di Gracciano) fino alla fine di via di Voltaia: da qui prendi le scale del vicolo di Voltaia fino a sbucare in via del Piè al Sasso, quindi prosegui avanti in via di Cagnano, svolta a destra in via del Teatro e continua a camminare per altri 50-100 metri fino a raggiungere Piazza Grande.
2. Piazza Grande
Piazza Grande è la piazza centrale di Montepulciano. Anche lei, come altre piazze toscane, si è tolta lo sfizio di sorprendere i turisti che ci mettono piede per la prima volta: è grande grande, è bella bella, e tanto tanto difficile da fotografare, forse anche più della spettacolare Piazza Grande di Gubbio.
Tre, almeno, i monumenti da non perdere: la cattedrale di Santa Maria Assunta, il palazzo comunale e il pozzo dei Grifi e dei Leoni con in bella mostra lo stemma dei Medici identificato dai sei bisanti (o palle). Tra tutti, a rubare la scena è proprio il palazzo del Comune, per la sua incredibile somiglianza a Palazzo Vecchio di Firenze. Un plagio? No, più semplicemente una volontà precisa di Cosimo I de’ Medici, primo granduca di Toscana nella seconda metà del Cinquecento.
Il consiglio di Viaggi e Ritratti: metti da parte una manciata di euro per acquistare il biglietto che permette di salire fino alla torre merlata del palazzo comunale, da dove puoi godere di una vista privilegiata su tutta la piazza. Il biglietto per l’accesso alla torre costa 5,00 euro (quello ridotto 2,50 euro) e le visite sono aperte dalle 10:00 alle 18:00 tutti i giorni, da aprile a novembre e durante il periodo natalizio.
Accanto al palazzo del Comune ci sono i bagni pubblici. Poi, pochi metri più in là, continuando a camminare nello stesso vicolo, c’è una terrazza panoramica che merita.
3. Belvedere
Il belvedere di Montepulciano è un’enorme finestra spalancata sulla val d’Orcia. Nonostante possa sembrare l’ennesimo spot per la serie “ti piace vincere facile”, il borgo senese rinnega anche stavolta la banalità, regalando ai visitatori un quadro d’autore realizzato sul momento da madre Natura.
I proverbiali filari di cipressi della Val d’Orcia, le sue onde sinuose, i suoi colori intercambiabili a seconda delle stagioni: insomma, tutti gli ingredienti che rendono questo territorio così speciale.
La terrazza panoramica si trova alla fine del vicolo Danesi, accanto al palazzo comunale che si affaccia su Piazza Grande. È accessibile liberamente tutti giorni della settimana, 365 giorni all’anno.
Ora è il momento di tornare indietro, in direzione della torre di Pulcinella, punto di partenza dell’itinerario a piedi che Chiara ed io abbiamo seguito per visitare Montepulciano. Puoi scegliere se ripercorrere il corso principale, o in alternativa procedere lungo la discesa che da via Ricci porta a via del Poggiolo, per poi imboccare via dell’Erbe e continuare su via Gracciano.
4. Torre di Pulcinella
La torre di Pulcinella è uno dei simboli di Montepulciano, soprattutto perché la sua presenza in Toscana rappresenta un unicum e, al tempo stesso, un mistero ancora oggi irrisolto. Che cosa ci fa la celebre maschera del teatro napoletano sulla torre dell’orologio di Montepulciano?
Negli anni sono nate numerose congetture sull’argomento, dalla figura – mai esistita – di un vescovo napoletano, a quella di un non meglio imprecisato benefattore campano. Più realisticamente, sembra che c’entri qualcosa la funzione sociale del teatro, la figura senese del “Mangia” (soprannome assegnato alla figura deputata a battere a mano le ore della torre campanaria) e al periodo in cui è stata collocata la maschera di Pulcinella sopra la torre (fine Seicento, proprio quando la maschera della commedia napoletana raggiunse un’enorme popolarità).
Se hai interesse ad approfondire, ti invito alla lettura di questo articolo del blog Pulcinella Cetrulo.
La torre dell’orologio con sopra la statua della maschera di Pulcinella si trova in via di Gracciano nel Corso, 30. Non è visitabile, accontentati – tra virgolette – di guardarla mentre scendi lungo il corso.
Il consiglio di Viaggi e Ritratti: prima di tornare alla macchina per raggiungere la chiesa di San Biagio, entra nella chiesa di Sant’Agostino, situata accanto alla torre di Pulcinella, in piazza Michelozzo. L’edificio religioso, che risale alla fine del Duecento, venne restaurato nel XV secolo dall’architetto fiorentino Michelozzo di Bartolomeo, mentre l’aspetto attuale si deve al restauro della seconda metà del Settecento.
La quinta e ultima tappa della nostra visita di Montepulciano è la chiesa di San Biagio. Chiara ed io abbiamo preferito raggiungerla in macchina per accorciare i tempi, volendo però puoi anche arrivarci a piedi direttamente dal borgo con una passeggiata di circa 15 minuti dalla torre di Pulcinella. Dato che ci sono, se segui il nostro itinerario ti consiglio al tuo arrivo di parcheggiare in uno dei posti liberi di via delle Lettere (parcheggio non a pagamento), accanto a viale I Maggio. Da qui poi attraversa la strada, prendi via di Gozzano, dopodiché attraversa la porta medievale e continua a salire fino a raggiungere piazza Michelozzo.
5. Chiesa di San Biagio
La chiesa di San Biagio, o tempio di San Biagio, è un altro luogo iconico del comune di Montepulciano. La sua costruzione risale al Cinquecento ed è opera del celebre architetto Antonio da Sangallo Il Vecchio, a cui è attribuito anche il pozzo dei Grifi e dei Leoni di Piazza Grande, nonché il celeberrimo Pozzo di San Patrizio, una delle 17 cose da vedere a Orvieto imperdibili.
Realizzato interamente in travertino, la sua nascita è legata a un miracolo avvenuto all’inizio del Cinquecento: secondo la tradizione, due ragazze e un contadino videro la Vergine raffigurata nell’affresco Madonna con il Bambino e San Francesco aprire e chiudere gli occhi, proprio come se fosse viva.
Indirizzo: via di San Biagio, 20
Orari di apertura: dal 1° aprile al 30 settembre tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:30 e dalle 14:00 alle 18:30 / dal 1° ottobre al 31 ottobre tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:30 e dalle 14:00 alle 18:00 / dal 1° novembre al 24 dicembre sabato e domenica dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00 / dal 26 dicembre all’8 gennaio tutti i giorni dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 14:00 alle 17:00 / dal 9 gennaio al 14 marzo sabato e domenica dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 14:00 alle 17:00 / dal 15 marzo al 31 marzo tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:30 e dalle 14:00 alle 18:00
Prezzi biglietti: 3,50 adulti (audioguida gratuita inclusa) / gratis per i bambini al di sotto dei 6 anni e portatori di handicap
Telefono: +39 0577 286300
Sito web: tempiosanbiagio.it
Il consiglio di Viaggi e Ritratti: poco prima di arrivare in auto alla chiesa della Madonna di San Biagio, mentre percorri via dei Canneti, trovi l’ingresso alla rinomata Cantina Canneto, azienda agricola che vanta un’eccellente tradizione vitivinicola, in particolare nella produzione del Vino Nobile di Montepulciano. Se vuoi prenotare una visita con degustazione, chiama il numero di telefono 0578 757737 o invia un’email all’indirizzo di posta elettronica booking@cannetowinetasting.com. Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale Cantina Canneto.
E con questo è davvero tutto. Se hai altri dubbi o domande sulla visita a Montepulciano, lascia pure un commento qui sotto, ti risponderò il prima possibile.
Mappa dei luoghi da visitare a Montepulciano
Qui sotto condivido con te la mappa dei principali luoghi d’interesse da vedere a Montepulciano in un giorno. Ogni numero che vedi nella mappa corrisponde alla lista qui sopra.
Nei dintorni di Montepulciano
- Il borgo medievale di Monticchiello
- San Quirico d’Orcia, il borgo nel cuore della Val d’Orcia
- La piazza delle Sorgenti di Bagno Vignoni
- Il viale di cipressi dell’agriturismo Poggio Covili
- La filare di cipressi dell’agriturismo Baccoleno
- I cipressi di San Quirico d’Orcia
- Chiusi, antico borgo etrusco in provincia di Siena
- Assisi, la “Città Santuario”
- Gubbio, tra le più antiche città dell’Umbria
- Civita di Bagnoregio, la celebre “Città che Muore”
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Federico Pisanu
Federico Pisanu è un travel blogger. Ha fondato viaggieritratti.it nel 2018 insieme a Chiara Lanari. Organizza i suoi viaggi in autonomia. In base alla sua esperienza aiuta gli altri viaggiatori con itinerari di viaggio e consigli pratici. Adora la pizza. Sardo. Al mare preferisce la montagna.
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Ciao Phil, grazie!