Ad accoglierci la prima volta al passo di Lavazè abbiamo trovato nebbia, gelo e vento. Alla faccia dell’estate, ci siamo detti Chiara ed io. Quando poi siamo tornati pochi giorni dopo non sapevamo da che parte guardare, tanto era speciale il luogo appena raggiunto.
L’altopiano di Lavazè rientra tra le sette meraviglie della Val di Fiemme, insieme alla cascata di Cavalese e all’oasi naturale dei cervi del Parco Paneveggio. Porto con me il ricordo di una natura sospesa tra cielo e terra, tra lago e montagna, tra estate e inverno. Quando arrivi ti sembra di essere in un’altra parte del mondo, poi però la vista dell’imponente Latemar e il saluto al gruppo del Catinaccio rimettono i pezzi del puzzle al loro posto.
Ti lascio ora qualche informazione pratica sulla visita, così da avere un’idea più precisa di cosa aspettarti.
Come arrivare al passo di Lavazè
Il passo di Lavazè collega la Val di Fiemme, in Trentino, alla Val d’Ega, in provincia di Bolzano. Ci si arriva agevolmente in 15-20 minuti partendo o da Cavalese o da Nova Levante, località turistica della Val d’Ega nota per la presenza del lago di Carezza: è sufficiente seguire le indicazioni che riportano il nome della località, presenti fin dalla partenza.
💡Se soggiorni a Cavalese, parti dopo le 8:30 del mattino. Prima infatti corri il rischio di imbatterti negli automezzi per il trasporto dei rifiuti, lungo la salita che conduce alla destinazione finale, con una perdita di tempo non indifferente.
Per verificare il percorso esatto, la distanza e il tempo che ci si impiega per arrivare, aiutati con la mappa qui sotto.
Cosa c’è da vedere al passo di Lavazè
L’attrazione principale è il lago di Lavazè. Come arrivi è la prima cosa che vedi: parcheggia l’auto in uno dei tanti posti gratuiti nelle immediate vicinanze e ammira le acque limpide del laghetto alpino, su cui si rispecchia l’inconfondibile profilo del Latemar. Puoi scegliere se sederti sul prato verde intorno e ammirare la natura sospesa dell’altopiano, oppure se camminare lungo il sentiero in terra battuta per completare un comodo giro lago in circa 10-15 minuti.
Per il resto, il passo di Lavazè offre una vista spettacolare sul vicino Latemar e la verdissima Alpe di Pampeago. Poi, volgendo lo sguardo un po’ più in là, puoi vedere comparire le vette aguzze del Catinaccio, che stanno lì a ricordarti di come la Val di Fassa non sia tanto così lontana.
Quali passeggiate partono dal passo di Lavazè
Uno dei motivi che rendono il passo Lavazè una meta irrinunciabile durante una vacanza in Val di Fiemme in estate è il numero di passeggiate che partono o terminano in questo altopiano a 1.805 metri di altitudine.
Ecco una lista dei sentieri che puoi percorrere a piedi, in bici o insieme ai tuoi bambini da qui:
- Da passo Lavazè a Malga Varena: sentiero 509 – 5 minuti – dislivello assente – difficoltà facilissima
- Da passo Lavazè a Malga Ora: sentiero 509 – 2 ore solo andata – dislivello 76 m – difficoltà facile
- Da passo Lavazè a Malga Costa: sentiero 509 – 30 minuti solo andata – dislivello 72 m (in discesa) – difficoltà facile
- Da passo Lavazè a Passo Oclini: sentiero 7 – 1 ora e 40 minuti solo andata – dislivello 183 m – difficoltà facile
- Da passo Lavazè a Pala di Santa: sentiero 574 – 2 ore solo andata – dislivello 683 m – difficoltà media/alta
Se ami il trekking e hai alle spalle una buona preparazione, puoi prendere in considerazione di aggiungere anche le due escursioni più famose in partenza da Passo Oclini (1.989 m), quella al Corno Nero (2.439 m, sentiero 502) e quella al Corno Bianco (2.316 m, sentiero H).
Dove mangiare al passo di Lavazè
Quando Chiara ed io siamo arrivati qui la prima volta, non abbiamo potuto fare a meno di notare l’alto numero di alberghi e ristoranti disseminati attorno all’area del lago . La loro presenza non è però così strana come puoi pensare all’inizio, perché in inverno il passo di Lavazè ospita migliaia di appassionati di sci nordico nel noto Centro del Fondo, un comprensorio sciistico da oltre 85 km di piste.
Detto questo, ci sentiamo di consigliarti il ristorante dell’albergo Bucaneve, dove abbiamo pranzato quando fuori c’era un tempo da lupi (nebbia, pioggia, vento, di tutto). Le porzioni sono generose, il menù è in grado di accontentare tutti e i prezzi sono onesti. Mi ricordo ancora che come secondo piatto avevo ordinato una cotoletta milanese: ci credi se ti dico che non finiva mai? E soprattutto quanto era buona, divina!
Per maggiori info o per prenotare un tavolo puoi chiamare al numero +39 0462.340506.
E con questo è tutto. Se hai un dubbio o una domanda sulla visita al passo di Lavazè lascia pure un commento qui sotto, ti risponderò il prima possibile.
In cerca di idee su come proseguire la tua vacanza in Val di Fiemme? Dai un’occhiata allora alle 10 cose da fare assolutamente a Cavalese e dintorni.
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Federico Pisanu
Federico Pisanu è un travel blogger. Ha fondato viaggieritratti.it nel 2018 insieme a Chiara Lanari. Organizza i suoi viaggi in autonomia. In base alla sua esperienza aiuta gli altri viaggiatori con itinerari di viaggio e consigli pratici. Adora la pizza. Sardo. Al mare preferisce la montagna.
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Ciao noi partiamo da Cavalese. Per vedere i cervi e il parco di paneveggio ci sono parcheggi anche a pagamemto? A che ora conviene essere la’?
Ciao Chiara, il parcheggio più grande, che dà accesso al sentiero Marciò, è a pagamento. Arrivando da Cavalese, poche centinaia di metri prima c’è una piccola area di sosta libera, da dove è possibile vedere i cervi. Se punti al parcheggio gratuito, dato che ci sono pochi posti, conviene essere lì intorno alle 9:00 del mattino, comunque non prima delle 10:00. Invece, se pensi di andare al parcheggio a pagamento che si trova poco dopo, puoi prendertela con un po’ più di calma, anche se se sei lì per le 11:00-11:30 dovresti trovare un posto libero