Vienna è un teatro classico sempre aperto, una fredda cartolina del passato regale, un laboratorio in bilico tra alberi e vertigini. Ordine, tradizione e serietà si mescolano a disarmonia, modernità e indecenza, anche se Vienna fa di tutto per tenere nascosti i suoi contrasti. Camminare per le strade della capitale austriaca ti fa sentire quasi inadatto, goffo, terribilmente fuori tempo: dopo pochi metri consumati nel Ring, capisci che nella città degli Asburgo non c’è posto per il feed di Instagram, sostituito dalla bellezza Reale.
Proverò a raccontartela, parlandoti di cosa fare e vedere a Vienna in un viaggio di 2 o 3 giorni.
1. Hundertwasserhaus
Gli abitanti di Vienna hanno paragonato la Hundertwasserhaus a un alieno caduto nel centro della città, e non hanno tutti i torti: lo squilibrio e la diversità rispetto a tutto il resto sono enormi. Nella sua disarmonia però, la casa di Hundertwasser (l’architetto viennese autore del progetto) è diventata una delle attrazioni più fotografate dai turisti.
Realizzata come complesso di case popolari, in origine colori e forme così eccentriche avrebbero dovuto rallegrare i suoi ospiti, almeno queste erano le intenzioni dell’ideatore. Oggi, invece, le sue peculiarità sono il pane quotidiano degli Instagrammer.
2. Hofburg
lmmenso è il primo aggettivo, banalissimo, che mi viene in mente per descrivere l’Hofburg. C’è di tutto: gli appartamenti imperiali della regina Maria Teresa d’Austria e di Elisabetta (alias Sissi), la Scuola di equitazione spagnola con i cavalli Lipizzani, la residenza del Capo di Stato. È così grande che quando ti sembra di lasciartela alle spalle in realtà continua a essere davanti a te.
La lettura della Scuola di equitazione spagnola ti ha incuriosito? Dovresti allora anche sapere che la guida locale l’ha definita un’esperienza noiosissima. Per la serie, come stroncare sul nascere un possibile nuovo amore.
3. Castello del Belvedere
Il Belvedere è l’eredità lasciata dal principe Eugenio di Savoia alla sua nuova patria, dopo essere fuggito in giovane età da Parigi per poi diventare uno dei più grandi strateghi militari dell’epoca. Il suo amore per l’arte si tocca con mano passo dopo passo, metro dopo metro.
Tra le altre cose, l’ex residenza del principe Eugenio ospita Il bacio di Klimt, l’opera più celebre del pittore austriaco. Il dipinto si trova nel museo sito al primo piano.
Non c’è molto altro da aggiungere. Tra tutte le cose viste, il castello del Belvedere occupa un posto speciale.
4. Albertina
In una città elegantissima come Vienna, l’Albertina è un gioiello raro: uno dei musei più famosi al mondo, sede ogni anno di mostre internazionali con protagonisti i giganti dell’arte.
C’è anche una collezione permanente dedicata ai dipinti e alle sculture di artisti come Picasso, Modigliani e Kandinsky, oltre alle opere dei pittori impressionisti e post impressionisti.
5. Maria-Theresien-Platz
Semplicemente la piazza più importante di Vienna. Dedicata alla regina Maria Teresa d’Austria, durante le feste di fine anno ospita i tradizionali Mercatini di Natale.
Puoi prenderla come punto di riferimento per avviarti sulla Ringstrasse, il percorso ad anello che circonda il centro storico della capitale: alla sua sinistra ci sono Municipio e Parlamento, di fronte l’Hofburg e alla destra la Wiener Staatsoper (Teatro dell’Opera di Stato).
6. Musei di Storia Naturale e Storia dell’Arte
Il Museo di Storia Naturale e il Museo di Storia dell’Arte sono i due Palazzi gemelli di Vienna, ed entrambi si trovano nelle immediate vicinanze del complesso museale MuseumsQuartier (anche se a due passi, non ve ne fanno però parte).
Proprio perché identici, li riconosci subito. Si guardano idealmente l’un l’altro, divisi soltanto dalla Maria-Theresien-Platz, ponendosi come punto di riferimento alternativo per raggiungere il Ring.
Segni particolari: per soli appassionati.
7. MuseumsQuartier
MQ: due lettere per presentare il MuseumsQuartier, letteralmente il Quartiere dei Musei di Vienna. All’interno trovi tutto lo scibile umano che risponde alla Bellezza: la Galleria d’arte, il Museo di architettura, il Museo di arte moderna e contemporanea e il Museo per bambini. Tra tutti i musei presenti, quello più famoso è il Leopold Museum, basato sulla collezione di Rudolf Leopold.
Se viaggi insieme a una comitiva, ti capiterà di vederlo spesso, dal momento che di fronte al suo ingresso c’è il punto di carico e scarico dei bus turistici.
8. Parlamento
L’amore di Vienna per la cultura classica trova la sua dimensione nel Parlamento, chiaramente ispirato al Partenone di Atene, con tanto di statua dedicata alla dea Atena di fronte all’entrata. È paradossale vedere il simbolo per antonomasia della democrazia nella terra di uno dei più grandi imperi mai esistiti in Europa.
Una curiosità: durante i lavori di restauro, i politici austriaci sono stati trasferiti in un’ala dell’Hofburg.
9. Municipio
Il Municipio di Vienna è l’emblema della rincorsa degli Asburgo alla perfezione artistica lungo la Ringstrasse: in pochi metri si passa dallo stile neoclassico del Parlamento allo scintillante neogotico del Rathaus (Municipio in tedesco). Anche questo è uno dei segreti della Bellezza viennese, con una consapevolezza così marcata che quasi irride l’intelligenza umana.
Per le festività di fine anno la piazza del Municipio si trasforma in un villaggio di Natale, con tanto di Mercatini e pista di pattinaggio.
10. Duomo di Santo Stefano
Lo Stephansdom parla italiano più di quanto lasci credere l’altissima guglia gotica. Sulla facciata esterna principale, sopra le due colonne in stile romanico, puoi scorgere i simboli sessuali dell’uomo e della donna: gli storici dell’arte ritengono che siano un’eredità licenziosa lasciata dai Romani (ecco l’indecenza a cui ho fatto riferimento all’inizio).
Fotografare il Duomo di Vienna non è semplice, soprattutto a ridosso di Capodanno, quando montano il palco per uno dei tanti concerti in programma nel centro storico. Non è di aiuto nemmeno l’altezza delle torri. A proposito: la torre nord della Cattedrale, che non è mai stata completata, ospita la famosa Pummerin, una delle campane più grandi d’Europa, a cui si ha accesso grazie a un ascensore (a pagamento).
11. Chiesa di Sant’Agostino
Oltre al Duomo, c’è un altro edificio religioso a Vienna che vanta un legame ancora più stretto con l’Italia: la chiesa di Sant’Agostino. Al suo interno custodisce infatti il monumento funebre a Maria Cristina d’Austria, realizzato dall’artista Antonio Canova su commissione del duca Alberto (il marito di Maria Cristina, figlia della regina Maria Teresa).
L’opera del Canova (iscritto alla Massoneria) presenta alcuni simboli esoterici, tra cui l’occhio – qui sostituito dal medaglione di Maria Teresa – racchiuso nella piramide.
12. Schonbrunn
Una cosa a Vienna l’ho imparata: agli Asburgo piaceva fare le cose in grande. Evidentemente l’Hofburg non gli bastava, perciò hanno deciso di superarsi realizzando Schonbrunn come residenza estiva. All’interno ci sono gli appartamenti reali di Maria Teresa ed Elisabetta d’Austria, ma è all’esterno la vera Bellezza: un parco colossale, sulla cui sommità sorge la Gloriette (il Tempio della fama).
Il parallelo con la reggia di Versailles non è casuale, come invece molti sono portati a credere. Infatti, si tratta di un’esplicita volontà dell’imperatore Giuseppe I d’Asburgo, passato alla storia con l’appellativo di Re Sole di Germania.
13. Café Sacher
Senza essere troppo blasfemi, si può dire che la torta Sacher originale è l’iPhone austriaco. Il pellegrinaggio giornaliero all’ingresso dello storico Café Sacher è paragonabile alle code davanti agli Apple Store durante il Day One. Per avere il privilegio di assaggiarla, preparati a restare in fila almeno per un’ora (e potrebbe perfino non essere sufficiente).
L’originale, facilmente riconoscibile per il timbro circolare sulla glassa, è in vendita soltanto qui. Ecco spiegata la coda perenne per entrare nel locale, da dove poi non è così automatico uscire, a maggior ragione dopo un’attesa infinita.
14. Pasticceria Demel
Per evitare l’effetto Poste in vacanza, la pasticceria Demel è l’alternativa ideale al Café Sacher. Non soltanto per l’assenza della fila, ma anche per la squisitezza dei dolci. Tra questi c’è la Edward Sacher Torte, realizzata per la pasticceria Demel dal figlio di Franz Sacher (l’inventore della torta Sacher) e motivo di contesa tra i due Café per l’utilizzo esclusivo del titolo Sacher Torte. Fondata alla fine del Settecento, Demel è la pasticceria più antica di Vienna.
15. Café Mozart
Dici Vienna e pensi al valzer, alla Sacher e a Mozart. Il Café omonimo, affacciato sull’Albertinaplatz, non c’entra però nulla con il compositore austriaco. Perché allora l’ho inserito nella lista delle cose da vedere e fare a Vienna? Semplice: come rappresentante di tutti i Café della capitale, posti sotto la tutela dell’Unesco (nessuno escluso).
Se scegli di entrare al Café Mozart, o in un altro, non aspettare in piedi davanti al bancone per bere il caffè (come in Italia) ma siediti. Questa è una dritta riferita dalla guida locale, la stessa che ce l’aveva con la Scuola di equitazione spagnola.
16. Donauturm
Punto di osservazione più alto della città e un ristorante girevole: la Torre di Vienna si prende due record in un colpo solo. Non è un caso che la Donauturm (letteralmente Torre sul Danubio) sorga alle spalle degli uffici dell’ONU, l’area più moderna della capitale austriaca. Una curiosità: dalla terrazza panoramica, oltre alle piscine dei ricchi, puoi vedere le colline che circondano Vienna (nebbia permettendo).
Quando sono salito sulla terrazza del Donauturm soffiava un vento molto forte, nonostante non si sentisse affatto in strada. Per precauzione, ti consiglio di portare una sciarpa o una maglia più pesante per coprirti, anche se l’app del meteo dovesse indicare calma piatta per quel giorno.
17. Prater
Il Prater di Vienna è una tappa obbligatoria per tutte le famiglie e gli inguaribili Peter Pan. Un’elegante ruota panoramica ne è il simbolo: intorno a essa si sviluppa un grande parco dove la parola divertimento è di casa.
Ti aspettano giostre, montagne russe e case del terrore, tra luci psichedeliche, urla di bambini e vagonate di bretzel. L’ingresso al parco è gratuito, mentre ciascuna attrazione presente all’interno ovviamente si paga.
Conclusioni
Visitare Vienna è un po’ come prepararsi per un esame di storia moderna o una lezione d’arte: puoi anche studiarla a memoria, ripeterla più volte, ma c’è sempre qualcosa che resterà sfuggente. Cosa mi è piaciuto di più? Se preso singolarmente, rispondo con l’opera di Antonio Canova dentro la Chiesa di Sant’Agostino; nel suo complesso invece, Schonbrunn.
Prima di andare, ti lascio un paio di link che potrebbero aiutarti nell’organizzazione del tuo prossimo viaggio a Vienna: se stai pensando di andare nella capitale austriaca in occasione delle festività di fine anno, puoi trovare alcuni spunti utili nell’articolo su come ho trascorso il Capodanno qui; inoltre, se hai deciso di spostarti dall’Italia con l’auto, ti invito alla lettura della mia guida sulla vignetta austriaca.
Per qualsiasi dubbio o domanda sulle cose da fare e vedere a Vienna, lascia pure un commento: sono felice di poterti dare una mano.