Il lago di Carezza ci è rimasto nell’anima. La nostra visita risale a un anno dopo il disastro che ha colpito il comune di Nova Levante, in provincia di Bolzano, dove migliaia di alberi sono stati abbattuti dalla furia del maltempo, anche quelli che prima formavano una cornice idilliaca intorno al lago.

Noi, testimoni diretti delle conseguenze del disastro ambientale, abbiamo pensato di realizzare un articolo diverso da tutti gli altri che troverai nel blog. Un post dove raccogliere i 10 scatti più significativi della visita al lago di Carezza, al fine di restituirgli – nel nostro piccolo – onore e amore.

Nessuno sa con esattezza quanto tempo ci vorrà per rivedere l’atmosfera da fiaba presente da queste parti, prima che il maltempo decidesse di spazzare via intere popolazioni di boschi. Lo specchio d’acqua in sé è rimasto quello di sempre, ma oggi sembra quasi assorbire la malinconia del tempo che fu.

Siamo però certi che le persone non dimenticheranno il lago di Carezza, come dimostra l’alta affluenza di visitatori a distanza di molti mesi dall’alluvione. Personalmente, resterà dentro di noi per sempre. Un luogo speciale, unico nella sua bellezza nostalgica, da amare ancora.

– Leggi anche: 10 cose da fare a Cavalese e dintorni

Foto del lago di Carezza

1. Il gioiello delle Dolomiti

Il lago di Carezza è conosciuto tra i visitatori della regione Trentino Alto Adige come il gioiello delle Dolomiti. Sulle sue acque si specchia ogni giorno il gruppo montuoso del Latemar. Insieme a quello di Braies, è il lago più visitato nella provincia di Bolzano durante tutti i dodici mesi dell’anno.

2. Profondo 17 metri

Alla fine della stagione primaverile il lago di Carezza raggiunge la sua profondità massima, pari a circa 17 metri. Il motivo è semplice: in questo periodo le nevi delle montagne si sciolgono e vanno ad alimentare l’acqua del lago. In estate, invece, le sue dimensioni si restringono, a causa delle alte temperature.

3. Il lago dell’arcobaleno

Gli abitanti locali sono soliti chiamarlo con l’appellativo di lago dell’arcobaleno (Lec de Ercaboan in lingua ladina). Anche in questo caso esiste una spiegazione: gli splendidi colori che assume in occasione delle giornate di sole lo fanno assomigliare a un vero e proprio arcobaleno.

4. La leggenda della ninfa Ondina

Numerose leggende aleggiano sul lago di Carezza. Una di queste ha per protagonisti la ninfa Ondina e lo stregone delle montagne. Il racconto parla di un amore non corrisposto. L’uomo provò a convincerla con un arcobaleno, che poi fece in mille pezzi gettandolo nello specchio d’acqua di fronte all’ennesimo rifiuto.

5. Lago non balneabile

Come la maggior parte dei laghi alpini, anche il lago di Carezza non è balneabile. Complice una temperatura dell’acqua molto bassa, che si attesta intorno ai 13 gradi durante la stagione estiva (quando raggiunge il suo valore massimo). Vale dunque il detto “guardare ma non toccare”.

6. La devastazione

Nelle ultime 48 ore dell’ottobre 2018, il ciclone Vaia che si è abbattuto sul territorio di Nova Levante ha stravolto la cornice naturale del lago. Dove un tempo c’erano boschi verdi e rigogliosi, oggi bisogna purtroppo fare i conti soltanto con una devastazione selvaggia (quasi teatrale).

7. Il legno armonico

Il lago di Carezza è famoso tra i liutai italiani e stranieri per i suoi abeti rossi, da cui si ricava il cosiddetto legno armonico, chiamato così perché ideale per costruire gli strumenti musicali (come ad esempio i violini). Durante il suo passaggio, il ciclone Vaia non ha avuto alcuna pietà nei confronti dei speciali abeti.

8. I Mercatini di Natale

Ogni anno l’associazione Val d’Ega Turismo organizza incantevoli Mercatini di Natale sulle sponde del lago di Carezza. Per il 2019 l’evento Magie Natalizie osserverà il seguente calendario:

  • 30 novembre-1 dicembre
  • 7-8 dicembre
  • 14-15 dicembre
  • 21-22 dicembre

Le tradizionali casette in legno resteranno aperte dalle 10 del mattino alle 20 di sera.

9. La speranza

Nei mesi successivi alla distruzione, gli enti locali si sono attivati per restituire al lago i boschi di abete che ne costituivano una parte fondamentale. La speranza è di poter recuperare la bellezza originale di un tempo, anche se gli esperti sottolineano che ci vorranno almeno 120 anni perché tutto torni a essere come prima.

10. Quando andare

Il periodo migliore per visitare il lago di Carezza va da fine maggio a tutto il mese di giugno, quando lo specchio d’acqua raggiunge le sue dimensioni massime. Nulla toglie comunque di venire qui a luglio o ad agosto, quando le temperature più alte non rendono forse il giusto tributo al lago.

Conclusioni

La nostra proposta di itinerario

Partendo da Cembra, siamo stati al mattino a Moena per poi raggiungere il lago di Carezza a mezzogiorno. Abbiamo quindi dedicato la seconda parte di giornata a una breve visita di Cavalese, per poi tornare in albergo.

  • Partenza da Cembra (8:30)
  • Moena (9:30-11:30)
  • Lago di Carezza (12:00-14:00, sosta pranzo)
  • Cavalese (15:00-17:30)
  • Ritorno in hotel (18:00)

Per qualsiasi domanda o dubbio lascia pure un commento qui sotto, saremo felici di poterti aiutare.


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