L’immagine qui sopra racconta solo in parte ciò che la pasticceria di Belém è stata per me e Chiara. Inebriante, solare, dolcissima, ma anche scioccante, fuorviante, irreale. Quando siamo entrati non sapevamo bene cosa aspettarci: sì, avevamo letto qualcosa su Internet, ma giusto qualcosa ecco. Se ci fossimo preparati meglio sarebbe forse andata diversamente, ma non sarebbe nemmeno stata un’esperienza autentica, spontanea.

Capisco anche però che sono tante le persone a interessarsi di ogni minimo dettaglio su questa o quell’altra attrazione, specie se stanno organizzando una vacanza all’estero. Per questo motivo ho pensato di riportare nel blog tutti gli appunti che mi ero segnato dopo l’avventura – perché di questa si è trattata – nella Pastéis de Belém, semplicemente la pasticceria più famosa di Lisbona e di tutto il Portogallo.

Dove si trova

La pasticceria di Belém si trova nel quartiere omonimo di Lisbona. È a neanche due minuti a piedi dal monastero dos Jerónimos, una delle attrazioni simbolo di questa zona. Tra l’altro rimane sullo stesso lato, quindi ti basta soltanto attraversare la strada.

E anche se non dovessi riconoscere l’insegna, ti accorgerai di aver raggiunto la pasticceria per la fila perenne di persone fuori dall’entrata.

Il consiglio di Viaggi e Ritratti – Prima o dopo l’ingresso alla pasticceria di Belem, per completare al meglio la visita di questa zona ti consiglio di partecipare al free tour del quartiere di Belem: dura 2 ore e 30 minuti e insieme a una guida italiana esperta scoprirai il meglio che il quartiere ha da offrirti. Puoi prenotare il tour a questa pagina.

Come arrivare

Il modo più semplice per arrivare alla pasticceria di Belém è prendendo l’autobus numero 714 che ferma proprio accanto al monastero dos Jerónimos. Da qui poi metti in conto dai 60 ai 90 secondi per raggiungere a piedi il locale.

In alternativa c’è anche il tram 15 (la fermata di arrivo è la stessa dell’autobus). Se stai partendo dal centro di Lisbona, per la partenza prendi come riferimento il Mercado da Ribeira e la vicina stazione Cais de Sodré.

Di preciso ora non ricordo il tempo impiegato in autobus, ma un venti minuti ci sono voluti tutti per arrivare.

Il consiglio di Viaggi e Ritratti – Con il biglietto di 24 ore della Navegante card e la Lisboa Card hai corse illimitate su tutti i mezzi di trasporto pubblico di Lisbona.

Orari di apertura

La pasticceria di Belem è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 20:00. Le uniche eccezioni sono nei giorni 24, 25, 31 dicembre e 1 gennaio, quando chiude alle ore 19:00.

Devo fare la fila per entrare?

No, le persone fanno la fila soltanto se devono acquistare uno o più vassoi di dolci da portare poi a casa (o in hotel). Se invece desideri fermarti a pranzo, entra direttamente nella pasticceria e dirigiti nell’area con tavolini e sedie (al chiuso).

Sarà un membro dello staff a indicarti un posto libero dove puoi sederti e a portarti il menu con cui scegliere i dolci e le altre pietanze disponibili. Ovvio che ti consigliamo di assaggiare i pastéis de nata (che qui si chiamano pastéis de Belém perché è l’unica pasticceria a possedere la ricetta originale), ma sono così tanti i dolci in menu che è quasi impossibile resistere alla tentazione di non ordinarne soltanto uno in più.

Importante: le paste preparate dalla pasticceria di Belém non sono i classici pasticcini mignon che siamo abituati a ordinare per il pranzo della domenica o come regalo per una festa di compleanno, sono l’esatto opposto. Se vuoi dunque un consiglio spassionato, evita di ordinarne più di due paste (a testa), a meno che tu non voglia sperimentare sulla tua pelle le conseguenze di un picco glicemico: dacci retta, molto meglio proseguire la giornata (e la vacanza) seguendo il ritmo lento del popolo portoghese.

Cosa vedere nei dintorni

Prima o dopo la visita alla pasticceria più famosa del Portogallo, ecco cos’altro puoi vedere nei dintorni:

Federico Pisanu

Federico Pisanu è un travel blogger. Nasce a Cagliari il 22 aprile 1988, dove cresce tra versioni di greco, poesie noir e partite di basket. Dopo il diploma al liceo classico e gli studi universitari in Lettere Classiche, si trasferisce nelle Marche: qui inizia un nuovo capitolo della sua vita insieme a Chiara, tra borghi marchigiani, gatti sprezzanti del pericolo e tanti viaggi all'estero. Nel 2018 ha fondato il travel blog Viaggi e Ritratti, unendo così tre passioni: viaggi, scrittura e aiutare il prossimo.