Questa lista delle migliori cose da vedere a Grado ti aiuterà a organizzare nei minimi dettagli la tua visita in una delle città più belle del Friuli Venezia Giulia.
Conosciuta da tutti come l’Isola del Sole, all’inizio la sua storia è legata a stretto giro con il destino della vicina Aquileia, una delle città più grandi al mondo nel II secolo: lo sviluppo dell’isola fu la diretta conseguenza della fuga degli abitanti di Aquileia in seguito all’invasione dei Longobardi; poi, con il trasferimento sull’isola del Patriarcato di Aquileia, conobbe un periodo d’oro, culminato con la costruzione delle basiliche di Santa Maria delle Grazie e di Santa Eufemia. Per l’importanza che rivestì nel VI secolo, è nota anche come la Prima Venezia.
Chiara ed io abbiamo visitato Grado in inverno, durante il nostro soggiorno a Udine. In base alla nostra esperienza, lascia ora che ti mostri le più belle 10 cose da vedere a Grado. Iniziamo!
1. La passeggiata sul lungomare Nazario Sauro
Passeggiare sul lungomare Nazario Sauro è una delle prime cose che ti consiglio di fare quando arrivi a Grado. Conosciuto tra i gradesi con l’appellativo di “diga”, è lungo circa un chilometro e collega l’area che delimita il centro storico con la spiaggia libera Costa azzurra.
Il consiglio di Viaggi e Ritratti – Se rimani in città fino a tardi, ti suggerisco di venire qui poco prima del tramonto, per godere di uno spettacolo da pelle d’oca. Fidati, ne so qualcosa dei tramonti che ci sono da queste parti.
2. La Casa della Musica, una delle cose da vedere a Grado
Di ritorno dal lungomare Nazario Sauro, mentre attraversi piazza Biagio Marin, ti imbatterai in una splendida abitazione in pietra: è la Casa della Musica, uno degli edifici più antichi di tutta Grado (pensa che la costruzione originaria risale al VI secolo). Sede della banda musicale per quasi cento anni (da qui il nome), oggi ospita una piccola sede espositiva.
Il consiglio di Viaggi e Ritratti – Per avere la certezza di vederla dirigiti verso piazza Biagio Marin, dove sono presenti sia il Municipio che i resti della Basilica della Corte. Per l’esattezza, l’edificio rimane all’angolo di via Gradenigo.
3. L’area archeologica con i resti della Basilica della Corte
Nella piazza intitolata al poeta gradese Biagio Marin, oltre alla Casa della Musica, troverai anche una piccola area archeologica che conserva i resti della Basilica della Corte di epoca paleocristiana, rinvenuti nei primi anni del Novecento. Questi mettono in luce alcuni tratti della pavimentazione a mosaico originaria, quasi a ricordarci il filo rosso che unisce Grado e Aquileia, tra i siti archeologici più importanti d’Italia insieme alla città di Ravenna.
4. Il centro pedonale di via Gradenigo
Accanto alla Casa della Musica inizia via Gradenigo, l’elegante strada pedonale che conduce fino al Campo del Patriarca Elia, il cuore centrale di Grado. Lungo questa via ti imbatterai in bar, ristoranti, hotel e negozi: in alta stagione, specialmente alla sera e nei fine settimana, è affollatissima.
Il consiglio di Viaggi e Ritratti – Se ti fermi qui per almeno mezza giornata, ti invito a sederti in uno dei tanti locali presenti per un aperitivo o prenotare un tavolo per pranzare o cenare, meglio ancora se all’aperto (meteo permettendo).
5. La città vecchia, una delle più belle cose da vedere a Grado
Dopo una breve passeggiata sulla “diga”, aver ammirato le attrazioni di piazza Biagio Marin, e camminato lungo l’arteria pedonale più bella della città, è ora il tempo di scoprire il centro storico, tra le cose imperdibili da vedere a Grado. Ad attenderti c’è un fitto reticolo di viuzze, che va a incorniciare uno splendido borgo marinaro che tanto ricorda gli angoli più nascosti di Venezia, “inciampando” ora in trattorie, ora in case private, ora in piccoli negozi di artigianato.
Il consiglio di Viaggi e Ritratti – Se hai solo un giorno a tua disposizione, o peggio ancora mezza giornata, ti invito a concentrarti unicamente sulla città vecchia, lasciando a un’altra volta la scoperta della laguna e delle altre località vicine.
6. La Basilica di Sant’Eufemia
Nel cuore del centro storico di Grado sorge la Basilica patriarcale di Sant’Eufemia, il più importante edificio religioso della città. Si trova sul campo dei Patriarchi, noto anche come campo del Patriarca Elia, l’arcivescovo di Aquileia (rifugiatosi qui in seguito all’invasione dei Longobardi) che nel VI secolo ordinò la sua costruzione. Oggi, dopo oltre mille anni, svetta ancora sul resto del borgo storico con il suo inconfondibile campanile, sormontato dalla statua dell’arcangelo San Michele. L’ingresso è gratuito.
7. Il Battistero paleocristiano
Accanto alla Basilica di Sant’Eufemia sorge il Battistero, anch’esso risalente al VI secolo. Prima ancora di varcare la porta d’ingresso, nell’area del cortile puoi ammirare alcuni sarcofagi e diverse iscrizioni in pietra. All’interno dell’edificio, invece, la tua attenzione si sposterà dapprima sulla vasca battesimale, e poi sulle pareti, dove è presente (anche qui) un mosaico. L’accesso è gratuito.
8. La Basilica di Santa Maria delle Grazie
Restando ancora nel campo dei Patriarchi, rimane da vedere la Basilica di Santa Maria delle Grazie. Per dimensioni è molto più piccola rispetto alla vicina Basilica patriarcale di Sant’Eufemia, ma non sfigura affatto in termini di importanza. Una volta dentro, infatti, potrai godere della vista di un bellissimo pavimento a mosaico. E se vedrai un gran via-vai di persone, soprattutto nel weekend, non stranirti: la statua lignea di Santa Maria delle Grazie, situata sulla navata sinistra, è da tempo oggetto di devozione da parte dei gradesi.
Il consiglio di Viaggi e Ritratti – La porta d’ingresso è particolarmente dura, per aprirla devi quindi fare un po’ di forza. Se la prima volta non ti si apre, ti consiglio di riprovare una seconda e – se necessario – anche una terza volta. Soprattutto se vedi entrare altre persone prima di te.
9. Il porto vecchio (Mandracchio), un’altra cosa da vedere a Grado
Lasciati ora alle spalle la piazza centrale e dirigiti verso il porto vecchio di Grado, conosciuto tra gli abitanti del posto anche come porto Mandracchio. Da subito ti colpirà la sua forma a Y (una scelta dei veneziani): poi, riflesso dopo riflesso, ti innamorerai dell’ordine armonioso dei pescherecci in fila, che si fonde alla perfezione con quello che viene definito come “il salotto sul mare”, tra negozi, bar e ristoranti.
Il consiglio di Viaggi e Ritratti – Le foto sono belle da ogni angolo, secondo me però il punto più bello in assoluto è quello dove il porto vecchio si incanala verso la laguna di Grado. Inoltre, se ti fermi qui almeno una notte e soggiorni in centro, ti consiglio di venire alle prime ore del mattino per vedere la colorita “sfilata” dei pescherecci al loro rientro.
10. Il Santuario della Beata Vergine Maria sull’Isola di Barbana (laguna di Grado)
Se ti fermi uno o più giorni, e non solo mezza giornata, aggiungi al tuo itinerario di viaggio anche l’escursione all’Isola di Barbana, una delle cose più belle da vedere a Grado in un giorno. Tra le isole della laguna di Grado, è senza ombra di dubbio la più affascinante. Merito del Santuario della Beata Vergine Maria, sorto qui alla fine del VI secolo, e oggi sede di una comunità di monaci appartenente all’ordine Benedettino.
Il consiglio di Viaggi e Ritratti – Per raggiungere l’isola di Barbana puoi fare affidamento sui traghetti in partenza dal canale della Schiusa. La durata della traversata è di circa 25 minuti e prevede un costo di 7 euro (i bambini e ragazzi dai 3 ai 12 anni pagano 4 euro).
Nei dintorni di Grado
- Aquileia: tra i più importanti siti archeologici dell’Italia settentrionale
- Cividale del Friuli: città ricca di opere d’arte medievali
- Venzone: Monumento Nazionale e Borgo dei Borghi
- I laghi di Fusine
- Il lago del Predil
Federico Pisanu
Federico Pisanu è un travel blogger. Ha fondato viaggieritratti.it nel 2018 insieme a Chiara Lanari. Organizza i suoi viaggi in autonomia. In base alla sua esperienza aiuta gli altri viaggiatori con itinerari di viaggio e consigli pratici. Adora la pizza. Sardo. Al mare preferisce la montagna.
Attenzione! Grado subentrò per importanza ad Aquileia dopo l’invasione (e distruzione!) di Attila coi suoi UNNI nel 452 (non i Longobardi nel 568!). Complimenti x le foto! Antonella Comelli, guida turistica FVG
Ciao Antonella, grazie per la precisazione 🙂