Ultimo aggiornamento: 21 Novembre 2021
L’Eremo di San Marco è un luogo inaccessibile ma di straordinario fascino situato sul colle San Marco, a pochi km da Ascoli. Se ne sta lì, letteralmente scolpito su uno sperone dell’altura che sovrasta la città picena, nascosto fino alla fine del percorso agli occhi di escursionisti e semplici visitatori, all’inizio disorientati lungo il sentiero che conduce ai piedi (o quasi) del rifugio solitario.
Ho pensato di preparare una guida sull’escursione all’Eremo di San Marco partendo dall’omonimo colle, così da aiutarti nell’organizzazione di una gita fuori porta nella provincia di Ascoli Piceno che abbia come destinazione finale una delle attrazioni sicuramente più suggestive di tutto il territorio: ti spiegherò in primis come arrivare, quindi ti parlerò del percorso mostrandoti alcune foto, e in conclusione di alcuni cenni storici legati al monastero abbandonato.
Come arrivare all’Eremo di San Marco ad Ascoli Piceno
Per raggiungere l’Eremo di San Marco segui queste semplici indicazioni:
- prendi l’uscita Ascoli Piceno Est / Folignano dal raccordo autostradale
- segui le indicazioni per Folignano
- supera Folignano ed entra nella strada provinciale 76 Colle San Marco
- lascia la macchina in uno dei parcheggi gratuiti lungo Circonvallazione San Marco
- imbocca il sentiero a piedi all’altezza del segnavia in legno riportante la distanza 25 minuti dall’eremo
- gira a destra al segnavia che indica l’eremo distante 5 minuti
Tip: esiste anche un altro modo per arrivare, che ho scoperto soltanto dopo aver affrontato già buona parte del percorso. Quale? Partendo dalla località Piagge (frazione del comune di Ascoli), situata ai piedi del colle San Marco: l’inizio del cammino si trova nei pressi della parrocchia di San Bartolomeo, segnalato da un piccolo cartello di colore giallo all’altezza di una croce realizzata in pietra, dove dovrai subito compiere una serie di gradini in salita.
Il percorso verso l’Eremo di San Marco
Secondo la mia esperienza, posso dirti che il percorso per arrivare all’Eremo di San Marco ad Ascoli non è nulla di impossibile. Se, come me, decidi di partire dalla sommità del colle, impiegherai in totale dai 20 ai 25 minuti: il sentiero è in terra battuta, ma presenta alcuni tratti con pietre di piccole-medie dimensioni, dove la possibilità di scivolare è più alta se non hai scarpe adatte per il trekking (vero Chiara?).
All’andata il percorso scende in modo repentino, quindi ti sarà subito chiaro che dovrai riprendere un po’ di fiato prima di affrontare la salita per il ritorno. C’è poi un’altra cosa importante che devi sapere: lungo tutto il sentiero ci sono soltanto due segnavia, il primo sulla strada Circonvallazione San Marco, il secondo quando mancano 5 minuti per arrivare, per orientarti quindi segui sempre la segnaletica con vernice rossa e bianca presente sugli alberi o sulle rocce.
La parte più semplice, perché interamente pianeggiante, è proprio l’ultima, quella che ha inizio dal cartello riportante la scritta 5 minuti. Poco dopo noterai una maestosa scalinata, che in teoria conduce fino all’eremo ma nel giorno in cui sono stato qui c’era un cancello che impediva l’accesso.
Puoi comunque proseguire ancora per qualche metro lungo il sentiero, oltrepassando una sbarra: dalla postazione poco più avanti scatterai le foto più belle.
Consiglio: se pensi di non avere il fisico allenato o, in ogni caso, desideri fare un’escursione il più semplice possibile, ti suggerisco di raggiungere la frazione Piagge e prendere da qui il sentiero per l’Eremo di San Marco: tempo 10-15 minuti e arriverai alla meta facendo la metà della fatica che faresti scendendo dal colle San Marco.
La storia dell’Eremo di San Marco
Come promesso all’inizio, dedico quest’ultima parte dell’articolo a un paio di cenni storici legati all’edificio religioso. Le prime fonti scritte che documentano la presenza dell’eremo dedicato a San Marco evangelista risalgono al XIII secolo, periodo in cui una nutrita comunità di monaci appartenenti all’Ordine dei Cistercensi si stabilì qui per seguire i precetti della propria regola.
In realtà è noto come l’intera area del colle fosse abitata da eremiti e asceti fin dal VI secolo, ben prima dunque rispetto ai documenti scritti legati alla presenza dei cistercensi agli inizi del 1200: tra i primissimi nomi associati alla pratica dell’ascetismo c’è anche quello dell’anacoreta Agostino, venerato come santo dalla diocesi di Ascoli Piceno e oggi elevato a patrono degli eremiti.
Nella storia del monastero, oltre ai primi monaci cistercensi, ha avuto un ruolo importante anche la nobile famiglia dei Sgariglia originaria di Ascoli, titolare dell’eremo dalla fine del Trecento fino alla sua estinzione agli inizi del XIX secolo. Insieme ai Sgariglia vanno poi citati i Tibadelschi, imparentati con i primi e a cui appartengono le tombe presenti ancora oggi all’interno dell’eremo. Se vuoi saperne di più ti invito a collegarti al sito ufficiale del turismo di Ascoli.
Altri eremi e abbazie nelle Marche
In conclusione all’approfondimento sull’Eremo di San Marco ad Ascoli Piceno, ecco la lista degli eremi e abbazie presenti nella regione Marche con in allegato il link a ciascuna delle mie guide:
- Eremo dei Frati Bianchi di Cupramontana
- 5 cose da fare ad Abbadia di Fiastra
- Abbazia di Sant’Urbano ad Apiro
- Abbazia di Sant’Elena a Serra San Quirico
Per qualsiasi dubbio o domanda sull’escursione lascia pure un commento qui sotto, ti risponderò il prima possibile.
Cosa vedere vicino all’Eremo di San Marco
- Cascate di Forcella, il voto della natura a Roccafluvione
- Cascata di Arena, un tuffo nel vuoto a Roccafluvione
- Offida, il borgo delle merlettaie
- Castel Trosino, il borgo medievale di Ascoli Piceno
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Federico Pisanu
Federico Pisanu è un travel blogger. Ha fondato viaggieritratti.it nel 2018 insieme a Chiara Lanari. Organizza i suoi viaggi in autonomia. In base alla sua esperienza aiuta gli altri viaggiatori con itinerari di viaggio e consigli pratici. Adora la pizza. Sardo. Al mare preferisce la montagna.
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