Organizzare un viaggio fai da te in Normandia richiede tempo e inevitabili compromessi, soprattutto se si hanno pochi giorni a disposizione. Il territorio della storica regione francese è molto grande, così come sono tante le cose da vedere. Pensare infatti che ci siano da visitare soltanto il Mont Saint Michel e le spiagge dello sbarco sarebbe un errore grossolano: ti dice nulla Etretat? E Rouen?
Per aiutarti a pianificare al meglio la tua prossima vacanza, ti propongo un itinerario della Normandia di 5 giorni. Trovi inoltre una mappa, così da orientarti al meglio, più alcuni consigli pratici su dove soggiornare e quanto tempo dedicare a ogni singola località giorno per giorno.
Mappa
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Giorno 1: Giverny – Rouen
L’itinerario del primo giorno prevede all’inizio il ritiro dell’auto a noleggio. Se atterri in uno degli aeroporti di Parigi alla sera o al tardi pomeriggio, la soluzione migliore è soggiornare in un hotel nei pressi dell’aeroporto, in modo da partire l’indomani subito alla volta di Giverny, prima tappa ideale di un itinerario di viaggio in Normandia. Poi, la seconda parte di giornata visita a Rouen e pernottamento nel capoluogo della storica regione del nord della Francia.
08:30 – Ritiro auto a noleggio
Approfitta della vicinanza dell’aeroporto per ritirare l’auto a noleggio il prima possibile. Noi abbiamo soggiornato all’ibis Styles Paris Charles de Gaulle Airport, a due passi – letteralmente – dalla navetta che conduce al terminal delle partenze e degli arrivi di Ryanair. Tempo dieci minuti e arrivi agli uffici dell’auto a noleggio.
Il consiglio di Viaggi e Ritratti – Per velocizzare i tempi completa il check-in online, un servizio che sempre più compagnie di noleggio auto offrono ai loro clienti per evitare di restare in coda. Il servizio è gratuito.
10:00 – Giardini di Giverny
Dall’aeroporto di Charles de Gaulle al paese di Giverny la distanza è di circa 70 km. Tenendo un’andatura tranquilla, arriverai in poco più di un’ora, quindi stando larghi alle 10:00 sei al parcheggio dei giardini di Giverny. Per la visita completa, che include anche la casa di Monet, tieni in conto circa 1 ora e 30 minuti, massimo 2 ore. Al termine, l’ideale sarebbe prendere qualcosa da mangiare in uno dei tanti bar presenti nell’area dei giardini e ripartire poi alla volta di Rouen.
Dal blog / La casa di Monet e i giardini a Giverny
16:00 – Rouen
La distanza in auto dai giardini di Giverny a Rouen è di poco inferiore a 60 minuti. L’ideale sarebbe prima fare il check-in in hotel, riposarsi una mezzoretta e poi iniziare la visita della città. Il centro di Rouen è molto raccolto, tieni conto circa 3 ore per vedere tutto quello che c’è da vedere, a partire dalla cattedrale ovviamente. Poi scegli tu se tornare in hotel per una doccia prima di andare a cena o mangiare direttamente in centro a Rouen, magari in uno dei locali che danno sulla piazza del vecchio mercato.
Dal blog / Le 6 migliori cose da vedere a Rouen
Pernottamento a Rouen
Al termine del primo giorno, dopo la visita ai giardini di Giverny e a Rouen, la soluzione migliore è pernottare in un hotel nel capoluogo della Normandia. Chiara ed io abbiamo alloggiato all’Ibis Rouen Centre Rive Gauche Mermoz, un hotel economico a 3 stelle con parcheggio gratuito privato e colazione inclusa nel soggiorno. Te lo consigliamo sia per il prezzo che per la posizione: rimane un po’ defilato dal centro, ma il vantaggio è che non devi impazzire dietro al traffico e soprattutto puoi goderti la passeggiata di 20 minuti che dall’hotel conduce al centro, con annesso passaggio sul ponte sopra la Senna.
Giorno 2: Etretat – Honfleur
Il secondo giorno in Normandia prevede la visita di Etretat, simbolo della Costa d’Alabastro, e di Honfleur, deliziosa cittadina situata sull’estuario della Senna. Il consiglio è di dedicare tutta la prima parte di giornata a Etretat, mangiare qui, per poi raggiungere Honfleur nel pomeriggio, avendo tutto il tempo per una passeggiata rilassante nel suo celebre porticciolo.
10:00 – Etretat
Per raggiungere Etretat da Rouen impiegherai poco più di un’ora. Ti consiglio di non arrivare più tardi delle 10:00, sia per una questione legata al parcheggio sia per avere almeno 3 ore di tempo da dedicare a una delle località che ti resterà più impresse di tutto il viaggio in Normandia. Tre ore, escluso il pranzo, è il tempo ideale sia per passeggiare sulla spiaggia, sia per salire sulle due falesie più iconiche di questo luogo, lasciandoti una mezz’oretta per la visita ai giardini di Etretat.
Dal blog / Etretat: il simbolo della Costa d’Alabastro
16:00 – Honfleur
Tre quarti d’ora dividono Etretat da Honfleur. Se riparti dalla Costa d’Alabastro alle 14:00, intorno alle 15:00 dovresti arrivare a destinazione. Prima di visitare una delle più eleganti città della Normandia, ti consiglio di fare il check-in in hotel, riposarti una mezz’oretta abbondante, per poi incamminarti verso il piccolo centro di Honfleur, dominato dal suo caratteristico porticciolo. Honfleur è una località che invita al ritmo lento, si visita in meno di due ore, quindi prenditela comoda e non pensare a nulla.
Dal blog / 5 cosa da vedere a Honfleur e dintorni
Pernottamento a Honfleur
La degna conclusione del secondo giorno in Normandia è alloggiare a Honfleur. Chiara ed io abbiamo soggiornato all’Ibis Honfleur, una struttura che mi sento di consigliarti se sei alla ricerca di un ottimo rapporto qualità-prezzo. È un hotel molto piccolo, ci è parso perfino a conduzione familiare (nel senso che il signore che ci ha preparato la cena sembrava il padre della signora alla reception), con personalità, un parcheggio privato gratuito e colazione inclusa. Rimane un po’ fuori dal centro vero, ma in 15 minuti a piedi arrivi in zona porto.
Giorno 3: Deauville – Caen – Arromanches
Dei cinque giorni in Normandia, questo è quello più ricco di cose da vedere. Ecco perché ti consigliamo di lasciare Honfleur entro le 8:30, così da essere a Deauville di buona mattina, per poi raggiungere Caen intorno alle 11:00. La visita alla città di Guglielmo il Conquistatore ti occuperà anche buona parte del pomeriggio, dato che il Memoriale di Caen è tra le tappe imperdibili non solo del giorno ma di tutto il viaggio. Al termine della giornata spazio infine a una breve fermata ad Arromanches, anticipo della visita alle spiagge dello sbarco l’indomani.
09:00 – Deauville
Poco meno di 30 minuti separano Honfleur da Deauville. La mattina presto è il momento ideale per passeggiare lungo la sua iconica spiaggia, all’ombra di un leggendario casinò, tra una cabina di Johnny Deep e un’altra di Elizabeth Taylor. Deauville è anche famosa per il suo ippodromo: se parcheggi nel punto indicato nel nostro approfondimento, riuscirai quasi sicuramente a vedere uno dei tanti cavalli che ogni anno scrivono la storia di questo luogo. Per la visita di questa elegante cittadina calcola circa un’ora, non di più.
Dal blog / Cosa vedere a Deauville: 6 luoghi da non perdere
11:00 – Caen
La distanza in auto tra Deauville e Caen è di circa 50 minuti. Te lo dico subito, è la città della Normandia con più cose da vedere tra tutte quelle citate fin qui, anche rispetto a Rouen. La posizione migliore per parcheggiare è nei pressi della monumentale Abbazia degli Uomini, così da seguire anche il nostro itinerario. Giocoforza, dovrai dividere la visita in due parti, con il pranzo o nel quartiere medievale Vaugueux oppure nei pressi della Chiesa di San Pietro. Per visitare il centro di Caen tieni conto di circa 3 ore, che diventano 4 con il pranzo.
Dal blog / Cosa vedere a Caen: 10 luoghi da non perdere
16:00 – Memoriale di Caen
Rispetto al centro, il Memoriale sta un po’ fuori. Raggiungerlo a piedi non è la soluzione più comoda, per usare un eufemismo, anche perché ti porterebbe via un sacco di tempo. Molto meglio invece avvicinarsi con la macchina, così poi da ripartire per l’ultima tappa del giorno fissata alla vicina Arromanches. La visita al Memoriale di Caen dura circa 60-90 minuti, tempo che ti suggerisco di sfruttare in toto per avere un’idea molto più chiara di cosa vedrai sia subito dopo ad Arromanches-les-Bains sia l’indomani.
18:00 – Arromanches
Ultima tappa di giornata è Arromanches, una delle località più note dello spiagge dello sbarco, per la presenza di ciò che resta del porto artificiale costruito dalle forze alleate. Ti invito a restare qui almeno un’ora, dedicando buona parte del tempo alla collinetta dove sorge l’Arromanches360, il museo circolare che ogni giorno proietta un film sullo sbarco in Normandia. Da qui goditi un panorama magnifico sulla costa e sui resti del porto artificiale, in un crescendo di emozioni che a parole è difficile descrivere.
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Pernottamento a Caen
In vista del quarto giorno, dedicato quasi interamente alle spiagge dello sbarco con breve tappa a Bayeux, l’ideale è pernottare a Caen, magari un po’ fuori dal centro. Chiara ed io ci siamo affidati di nuovo alla catena alberghiera francese Ibis, alloggiando presso l’hotel a tre stelle Ibis Caen Porte d’Angleterre. La struttura in sé non è appariscente, ma come prezzo e posizione è ottima per prepararsi al meglio alla visita delle spiagge dello sbarco, o almeno una parte di esse.
Giorno 4: Bayeux – Spiagge dello sbarco (Omaha Beach, Pointe du Hoc)
L’itinerario del quarto giorno in Normandia ha per protagoniste le spiagge dello sbarco, già accarezzate il pomeriggio prima ad Arromanches. C’è però anche una tappa bonus (tra virgolette), ossia Bayeux, che diventa irrinunciabile se vuoi ammirare con i tuoi occhi il celebre arazzo. Per le spiagge del D-Day fai un cerchio rosso sul cimitero degli americani, Omaha Beach e Pointe du Hoc. Al termine, ti aspetta un lungo trasferimento a Pontorson, appoggio perfetto per visitare Mont Saint-Michel il giorno seguente.
09:00 – Bayeux
Prima tappa di giornata Bayeux, distante poco meno di 30 minuti da Caen. Qui visiterai la cattedrale che non c’era nella città di Guglielmo il Conquistatore, ma soprattutto qui ammirerai il celebre arazzo di Bayeux, di cui sicuro avrai già letto qualcosa a scuola o all’Università. Per la visita al museo che ospita l’arazzo e al centro storico calcola all’incirca 60-90 minuti, non di più. Se poi ritieni che sia una tappa extra di cui puoi fare a meno, allora non tenerne conto e dirigiti subito nel luogo più emblematico del D-Day: Omaha Beach.
Dal blog / Le 5 migliori cose da vedere a Bayeux
10:30 – Spiagge dello sbarco (Omaha Beach)
Circa 20 minuti separano Bayeux da Saint-Laurent-sur-Mer, il piccolo centro abitato che si affaccia su Omaha Beach e che ospita il celebre cimitero americano. Ogni passo che farai qui sarà nella storia, ogni brezza di vento ti renderà più vicino a un passato che ha riscritto il destino non solo dell’Europa ma dell’umanità intera. Quanto tempo stare? Tre ore tutte, divise tra visita al cimitero americano e l’area intorno, più una lunga passeggiata sulla sabbia di Omaha Beach, un’esperienza che ti porterai nel cuore a lungo.
Dal blog / Le 5 spiagge dello sbarco in Normandia
15:00 – Pointe du Hoc
Dopo un pranzo rigenerante, dirigiti alla volta di Pointe du Hoc, uno dei luoghi più famosi delle spiagge dello sbarco in Normandia. In questa falesia si tenne una feroce battaglia tra l’esercito americano e quello tedesco per un paio di giorni, fino all’arrivo del reggimento da Omaha Beach, decisivo per il successo delle forze alleate. Indicativamente ti consiglio di restare qui circa un’ora, per poi fare ritorno in auto e da qui dirigerti verso Pontorson, località perfetta dove alloggiare nelle immediate vicinanze di Mont Saint-Michel.
Pernottamento a Pontorson
Il comune di Pontorson dista circa 1 ora e 30 minuti in auto da Pointe du Hoc. A differenza delle altre località, non c’è nulla di interessante da vedere, ma non è questo il punto. Pontorson rimane infatti lo stesso una tappa speciale perché ti permette di alloggiare a prezzo economico a soli 10 minuti dal parcheggio di Mont Saint-Michel. Chiara ed io abbiamo alloggiato al Best Western Hotel Montgomery, l’hotel migliore di tutto il nostro viaggio in Normandia: grande parcheggio gratuito pubblico a pochi metri, ristoranti a due passi (letteralmente) e colazione davvero super. Stra-consigliato.
Giorno 5: Mont Saint-Michel
Il quinto e ultimo giorno è interamente dedicato alla visita di Mont Saint-Michel. Se scegli di alloggiare a Pontorson, puoi arrivare al parcheggio da dove si prende la navetta per la baia prima anche delle 9:00. Quando sei lì prenditi tutto il tempo che vuoi: all’inizio, quando ancora non c’è tanta gente, puoi sbizzarrirti con selfie e foto, oltre alla visita dell’abbazia; in seguito, con l’arrivo dei turisti, puoi optare per un’escursione guidata all’isolotto di Tombelaine, oltre le sabbie mobili di Mont Saint-Michel, a coronamento di una giornata indimenticabile.
Dal blog / Tutto quello che c’è da sapere sul Mont Saint-Michel
Pernottamento a Pontorson
Di ritorno da Mont Saint-Michel la scelta migliore è soggiornare di nuovo a Pontorson, in vista del proseguo del viaggio. Soltanto che stavolta ad attenderti non ci sarà più la Normandia ma la Bretagna, con Saint-Malo prima destinazione d’eccellenza.
Conclusioni
Dagli sfavillanti giardini di Giverny fino al leggendario Mont Saint-Michel, passando per le altissime falesie di Etretat e le cabine cinematografiche di Deauville: se segui questo itinerario di viaggio in Normandia di 5 giorni – che poi è quello che abbiamo fatto Chiara ed io – sono sicuro che vivrai le nostre stesse emozioni, dalle ninfee di Giverny fino alle orme sulla sabbia di Mont Saint Michel. Se hai un dubbio o una domanda lascia pure un commento qui sotto, ti risponderò il prima possibile.
Ciao Federico, quindi la 5 notte avete pernottato per la seconda volta a Pontorson e poi avete fatto tutta una tirata fino all’aeroporto di Parigi?
Noi pensavamo di andare da Ancona a Parigi Orly a metà Ottobre e fare un giro simile al vostro…
Ciao Emanuele, dopo la visita di Mont Saint Michel abbiamo soggiornato per la seconda notte consecutiva a Pontorson e da lì abbiamo proseguito verso Saint-Malo, iniziando la seconda parte del viaggio (in Bretagna stavolta). L’ultima tappa è stata Rennes, da lì poi siamo ripartiti la mattina per tornare all’aeroporto nel tardo pomeriggio, quindi abbiamo restituito l’auto a noleggio e ci siamo diretti all’hotel, che era letteralmente a due passi dal terminal (avevamo il volo la mattina dopo intorno alle 6)
Ciao e grazie delle guide.
Mi è sembrato di capire che avete noleggiato un’auto elettrica? Se si, come hai gestito le ricariche dell’auto? Oppure avresti indicazioni in tal senso?
Buon prossimo viaggio
Ciao William, no non era elettrica, era una Fiat 500 Hybrid (modello Dolcevita). Non aveva un motore elettrico, ma uno termico coadiuvato dal sistema Mild Hybrid. Quando frenavo o lasciavo l’acceleratore mi compariva il segnale di recupero dell’energia, la stessa energia che poi veniva trasmessa al motore termico quando acceleravo. Chiara ed io ci siamo trovati molto bene, perché oggettivamente a livello estetico la 500 era un gioiellino e poi perché i consumi erano di gran lunga più bassi rispetto alla nostra Giulietta, qualcosa come 4 litri ogni 100 km (calcola che abbiamo girato quasi sempre in strade extraurbane). Sulle macchine elettriche non saprei aiutarti non avendo alcuna esperienza 🙂