Anche Frontino va ad aggiungersi all’elenco esclusivo dei Borghi più Belli d’Italia presenti nella provincia di Pesaro e Urbino, insieme al borgo nascosto di Macerata Feltria e alla rinascimentale Mondavio. Le sue origini si perdono nel Castrum Frontini, attestato per la prima volta da fonti scritte all’inizio del XIII secolo, e come tante altre località disseminate nei dintorni ha condiviso gran parte della sua storia con la storica casata dei Montefeltro.
In questi ultimi anni, grazie anche alle tante foto postate sui social dagli utenti, Frontino compare sempre più spesso tra le destinazioni più popolari delle Marche durante il periodo del foliage: tutto merito della spettacolare torre ricoperta di foglie rosse, attrazione simbolo del borgo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Ma, e permettimi di aggiungere “per fortuna”, il salotto del Montefeltro ha da offrire ancora tanto altro.
Qui sotto trovi l’elenco delle 10 cose più belle da fare e vedere a Frontino.
1. Fotografare la Torre icona del foliage
Ho scelto di visitare Frontino nella prima settimana di novembre, dopo aver visto su Instagram le bellissime foto che ritraevano la Torre del borgo interamente ricoperta di foglie rosse. Appena arrivi l’occhio cade subito lì, quasi come se ti stia aspettando, pronta per essere fotografata e condivisa sui social.
Tip: se con te hai soltanto lo smartphone, per catturare al meglio il colore rosso delle foglie ti suggerisco di ritrarre la Torre trecentesca dal corso principale del borgo, all’altezza della chiesa dei Santi Pietro e Paolo.
2. Passeggiare nel Salotto del Montefeltro
Frontino è un paese molto piccolo, tant’è vero che è il più piccolo per abitanti della provincia pesarese, ma proprio questa sua peculiare caratteristica lo rende agli occhi dei visitatori simile a una bomboniera, da scartare poco a poco, come se sopra abbia appeso il cartello “maneggiare con cura”.
Camminare nel Salotto del Montefeltro è un vero piacere: ogni cosa è al proprio posto, una cura maniacale per i dettagli, il livello di pulizia degno di essere accostato a quello presente nelle grandi città del Nord Europa. Insomma, un vero e proprio salone di casa tirato a lucido pronto a ospitarti.
3. Assistere al Festival Internazionale degli Spaventapasseri
Mentre passeggi lungo il corso centrale di Frontino incontrerai una serie di spaventapasseri disposti dentro un porticato, da cui si accede al Museo d’Arte intitolato a Franco Assetto, celebre scultore del Novecento originario di Torino che donò diverse sue opere al comune marchigiano. Ma cosa ci fanno tutti questi fantocci proprio qui?
La risposta è semplice: ogni anno il paese ospita il Festival Internazionale degli Spaventapasseri, evento organizzato dalla Pro Loco durante la stagione estiva tra i mesi di luglio e agosto. Se hai interesse a partecipare alla manifestazione, segui gli aggiornamenti pubblicati sul sito dell’associazione locale, così da conoscere le date e gli orari precisi.
4. Trovare la casa quadrata
Sai che a Frontino c’è anche una casa quadrata? Me ne sono innamorato subito, poche altre volte ho visto qualcosa di simile in altri borghi, davvero. Ti assicuro poi che non sono l’unico ad essere rimasto rapito dalla sua singolare bellezza, ho infatti sentito diverse persone vicine a me mentre la riempivano di elogi.
Tip: se vuoi trovarla con le tue sole forze, salta questo paragrafetto e vai direttamente al punto 5; se invece non vuoi impazzire a cercarla, sappi che si trova alla fine del corso principale, praticamente di fronte alla fontana.
5. Ammirare la Fontana di Franco Assetto
“Meraviglioso, ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso”. Scusa, ma la tentazione di riportare sul blog la prima frase che mi è venuta in mente quando ho visto la scultura d’acqua di Frontino era troppo forte. Che dire, un’autentica opera d’arte, nel senso letterale del termine, perché realizzata dallo scultore torinese Assetto.
L’effetto wow, come mi piace ripetere ogni tanto, è scontato, a patto che la visuale sulla fontana e su ciò che c’è dietro sia libera da persone. Tra le altre cose, questa non è l’unica scultura d’acqua costruita dall’eclettico artista: la seconda è nei pressi del Convento di Montefiorentino, la terza nel piccolo paese di San Sisto, frazione di Piandimeleto.
6. Affacciarsi sulle colline del Montefeltro
Oltre la fontana, poi, inizia un altro spettacolo sensazionale, anche questo offerto gratuitamente su gentile concessione di Madre Natura: la piazza sul lato nord di Frontino si trasforma in un balcone naturale, da cui puoi affacciarti per ammirare la magnificenza delle colline del Montefeltro.
Lo so, penso di averlo già scritto altrove, ma non riesco a fare a meno di ripetermi quando sul mio telefono sfoglio la galleria e rivedo panorami così autentici, armoniosi, sublimi. Ogni altra parola o aggettivo che sia è un inutile esercizio di stile.
7. Guardare Frontino dalla torre
Restando nella piazza della fontana, c’è un’altra attrazione particolare ad attenderti: una piccola torre medievale al cui interno una scala a chiocciola in legno conduce al piano di sopra, dove si ha la vista migliore su Frontino dall’alto, senza l’aiuto né di droni né di altri dispositivi tecnologici.
Tip: la scala interna alla torre si presenta molto ristretta, diciamo quindi che non è delle più agevoli per le persone affette da problemi di deambulazione o per chi soffre di vertigini (Chiara che rientra nella seconda categoria non ci ha pensato su due volte a restare all’ingresso, facendomi salire da solo).
8. Girare attorno al borgo
Tutto qui? No signore, Frontino continua anche dopo la piazza. Ti consiglio, ad esempio, di completare il giro del paese prendendotela con grande calma, come se fossi dentro un immaginario programma televisivo in cui si parla di slow tour e tutto scorre molto, molto lentamente.
In fondo il borgo è di piccole dimensioni, impiegherai sì e no 10 minuti per percorrere il suo perimetro restando entro le mura. Potresti pensare che sia un semplice divagare, o peggio una perdita di tempo, a me però piace sempre esplorare i vicoli secondari, senza avere una meta precisa dove andare.
9. Perdersi in un sentiero misterioso
E per lo stesso motivo a cui ho accennato qui sopra, mi capita spesso di perdermi, per la gioia mia e di Chiara. Dopo aver preso le scale che dalla piazza di Frontino conducono verso il basso, in direzione dei resti dell’anfiteatro romano, mi sono lasciato incuriosire da una stradina laterale che proseguiva avanti per qualche decina di metri.
All’inizio, sono sincero, pensavo mi portasse all’anfiteatro, poi però al ritorno mi sono accorto che le rovine dell’antica costruzione erano poste in fondo alla scalinata. Dove conduceva allora quel sentiero? Mistero. Infatti, quando mi sono accorto che la strada proseguiva ben oltre i 50-100 metri ipotizzati ho fatto marcia indietro, tornando dalla mia amata Chiara.
10. Visitare il Convento di Montefiorentino
L’ultima chicca da non perdere è il Convento di Montefiorentino, situato a una manciata di km da Frontino: si tratta del complesso religioso più grande nelle Marche appartenente all’Ordine francescano, con la sua fondazione che risale secondo la tradizione al 1213.
Tip: se hai interesse a una visita guidata al suo interno, ti suggerisco di contattare Fra Pierluigi. Per gli orari, i giorni di apertura e i contatti telefonici aggiornati, visita la sezione dedicata all’edificio religioso sul sito frontinomontefeltro.it, una delle risorse online più complete sul borgo del Montefeltro.
Dove parcheggiare a Frontino
L’area di parcheggio migliore per visitare Frontino si trova in Via della Costituzione, all’esterno delle mura che circondano il paese: la sosta è gratuita, inoltre a pochi passi ci sono le scale che conducono proprio sotto la Torre.
Frontino e dintorni
Per concludere, ecco una lista delle più belle attrazioni vicino a Frontino:
- Pietrarubbia, l’antichissimo borgo del Montefeltro
- Macerata Feltria, una finestra sul Montefeltro
- Mercatello sul Metauro, il borgo pop dell’Alto Metauro
- San Leo, la capitale storica del Montefeltro
- Le Marmitte dei Giganti di Fossombrone
- San Giovanni in Marignano, l’antico granaio dei Malatesta
- Montefiore Conca, il borgo sopra la valle del Conca
- Montegridolfo, il borgo riminese sulla linea gotica
- Verucchio, la culla dei Malatesta
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Federico Pisanu
Federico Pisanu è un travel blogger. Ha fondato viaggieritratti.it nel 2018 insieme a Chiara Lanari. Organizza i suoi viaggi in autonomia. In base alla sua esperienza aiuta gli altri viaggiatori con itinerari di viaggio e consigli pratici. Adora la pizza. Sardo. Al mare preferisce la montagna.
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