Montefiore Conca è un antico borgo della provincia di Rimini situato a 385 metri d’altitudine, nel cuore della valle del Conca (dal nome del fiume che la attraversa). È famoso per il suo castello, o meglio per la rocca malatestiana, simbolo del potere dei Malatesta su quest’area al confine con le Marche durante il Medioevo.
Insieme a San Leo, Montegridolfo, San Giovanni in Marignano e Verucchio, Montefiore Conca è uno dei cinque borghi più belli d’Italia situati nell’entroterra riminese. Chiara ed io lo abbiamo visitato nella stessa giornata in cui siamo stati a Montegridolfo: prima ci siamo fermati a Montefiore, dove siamo rimasti anche a pranzo, per poi spostarci a Montegridolfo, nelle prime ore del pomeriggio.
In questo articolo ti mostro le più belle 5 cose da fare e vedere a Montefiore Conca.
Indice
- Chiesa di San Paolo
- Belvedere
- Castello di Montefiore Conca
- Chiesa dell’Ospedale
- Santuario della Madonna di Bonora
- Mappa dei luoghi da visitare a Montefiore Conca
- Dove parcheggiare
- Nei dintorni di Montefiore Conca
1. Chiesa di San Paolo
L’ingresso al borgo medievale è segnato dalla porta Curina, l’antica porta di accesso al paese fortificato situata nei pressi di piazza della Liberta. Sulla parte frontale è presente lo stemma di papa Pio II, ai lati invece puoi vedere il simbolo associato al cardinale Forteguerri, mentre sotto quello di Montefiore Conca. Una volta attraversata la porta, la prima attrazione che incontri è la chiesa di San Paolo.
A catturare da subito lo sguardo è il portale realizzato in pietra bianca su cui è raffigurato l’Agnello mistico, quando entri invece ammira la pala con la Madonna della Misericordia e Santi, posizionata vicino all’altare maggiore. Quest’ultima opera è stata attribuita al pittore Bernardino Dolci, originario dell’antica Casteldurante (l’odierna Urbania) e in attività nella seconda metà del XV secolo.
Sempre al durantino (come vengono chiamati gli abitanti di Casteldurante) viene associato l’affresco della Madonna del latte, situato in prossimità dell’arco trionfale. Lo stile di entrambe le opere si pone sul solco della corrente artistica del Rinascimento urbinate che interessò gran parte di questo territorio negli ultimi anni del Quattrocento.
2. Belvedere
Terminata la visita alla chiesa parrocchiale, procedi lungo la strada in salita in direzione del castello. Prima però di accedere nell’area della rocca malatestiana di Montefiore Conca, fermati per un paio di minuti a contemplare il bellissimo panorama che si estende sul territorio della valle del Conca. La particolare posizione del borgo, unita all’altezza di per sé importante (se paragonata a quella degli altri paesi vicini), restituisce bene la sensazione di piacere che puoi provare da quassù.
Sulla tua sinistra è visibile il profilo del monte Titano, dietro il quale sorge lo Stato di San Marino. Di fronte invece c’è la distesa azzurra del mar Adriatico, quasi a ricordare quanto siano vicine la riviera romagnola e alcune delle mete più gettonate dai turisti durante la stagione estiva. E poi, iniziando a salire le scale che conducono all’ingresso del castello, lo sguardo arriva fino al parco naturale regionale del Monte San Bartolo, nelle Marche.
Porto ancora con me il ricordo di un pozzo di colore nero vicino al belvedere, da dove ho scattato la foto che vedi in copertina. Ti dico la verità, non so se dietro ci sia una storia importante o meno, credimi però quando penso che abbia qualcosa di speciale. Magari fammi sapere cosa ne pensi, quando anche tu avrai il piacere di venire qui.
3. Castello di Montefiore Conca
Suggestioni a parte, è il momento di salire alla rocca di Montefiore Conca, il luogo simbolo del borgo romagnolo, il primo contatto visivo con il piccolo paese della Valconca ovunque ti trovi. Dal belvedere arrivare alla porta d’ingresso principale del castello è un attimo: qui c’è anche la biglietteria per l’acquisto dei biglietti, indispensabili per proseguire oltre e visitare l’edificio al suo interno.
La costruzione risale alla prima metà del Trecento, per volontà del signore di Rimini Malatesta Guastafamiglia. Dopo un dominio incontrastato durato oltre un secolo, la rocca malatestiana cadde in mano a Federico di Montefeltro nel 1459. In seguito, l’antico centro del potere dei Malatesta passò di mano in mano alle signorie di turno, senza trovare più pace.
Anche la rocca malatestiana di Montefiore Conca, come quella di San Leo e Gradara, condivide un amore tormentato, tenuto nascosto per più di 600 anni. È la storia di Costanza Malatesta, figlia del signore di Montefiore Ungaro Malatesta, e del giovane cavaliere Ormanno, originario di un ducato dell’Alta Alemagna. Tra i due fu amore a prima vista, un amore però ostacolato dallo zio di Costanza (Galeotto Malatesta), il quale provava un sentimento di profondo sdegno nei confronti della giovane nipote, unica erede della signoria. Un giorno l’uomo decise di porre fine all’idillio, assoldando un sicario per sbarazzarsi della coppia di innamorati.
E dove finisce la storia, inizia la leggenda. Si narra infatti che il castello sia ancora abitato dalle anime di Costanza Malatesta e del cavaliere Ormanno, come se non avessero mai voluto lasciare quelle stanze che ancora oggi parlano di loro e del sentimento puro che li unì per sempre.
Per conoscere gli orari di apertura e i prezzi dei biglietti invia un’email all’indirizzo di posta elettronica roccadimontefioreconca@gmail.com, oppure componi il numero di telefono 0541 980179 o il 349 4449144.
4. Chiesa dell’Ospedale
Prima di lasciare il borgo di Montefiore Conca per raggiungere il santuario della Madonna di Bonora, merita una breve visita anche la chiesa dell’Ospedale. Si trova all’inizio del paese, fuori dunque dall’area fortificata, lungo la strada che si imbocca lasciandosi alle spalle piazza della Libertà (via XX Settembre).
Il suo nome completo è chiesa dell’Ospedale della Misericordia. Venne costruita nella seconda metà del Quattrocento, per ospitare i pellegrini diretti verso il vicino santuario. All’interno ospita un ciclo di affreschi attribuito a Bernardino Dolci, lo stesso pittore a cui si deve la realizzazione della pala con la Madonna della Misericordia e Santi presente nella chiesa parrocchiale di San Paolo.
Purtroppo degli affreschi originari è rimasto ben poco, come puoi constatare dalla foto che ho scattato quando Chiara e io siamo entrati nella chiesa. Nonostante ciò, l’edificio religioso conserva ancora oggi un’importanza speciale. È qui infatti che ogni anno si conclude l’antica processione del Venerdì Santo, una tradizione molto sentita dai montefioresi.
5. Santuario della Madonna di Bonora
Conclusa anche la visita della chiesa dell’Ospedale, è tempo di salire in macchina per raggiungere il quinto e ultimo luogo d’interesse: il santuario della Madonna di Bonora. Per capire quale sia la fama raggiunta nel corso del tempo dal complesso religioso, è sufficiente un dato: ogni anno giungono qui circa 500.000 pellegrini (la fonte è il sito ufficiale del comune di Montefiore Conca, vedi capitolo Spiritualità).
Ma cosa spinge un numero così alto di fedeli ad arrivare in pellegrinaggio fino a qui? Il segreto di una simile devozione viene custodito dentro la piccola chiesa del santuario: è l’immagine della Madonna che allatta il Bambino, ritenuta miracolosa dai credenti (il primo miracolo sarebbe avvenuto nel 1833, secondo quanto riportato nella scheda del sito vaticano.com dedicata al santuario della diocesi di Rimini).
All’immagine sacra della Madonna del latte è legata inoltre la nascita del santuario stesso. L’opera fu “commissionata” dall’eremita Ondidei di Bonora, che agli inizi del Quattrocento lasciò in eredità ai terziani francescani la cella in cui era presente il dipinto. E proprio da questa cella sorse prima una piccola chiesa, poi l’intero sacrario.
Appena entri, l’immagine della Madonna che allatta Gesù riesce a catturare subito la tua attenzione. Impossibile non notarla, essendo posizionata nella pala dell’altare maggiore. Secondo gli studiosi, il dipinto apparterrebbe a uno o più pittori della scuola giottesca-romagnola.
Consiglio: se hai tempo, anziché prendere la macchina puoi coprire la distanza che separa Montefiore Conca dal santuario della Madonna di Bonora a piedi. Si tratta di una passeggiata di poco più di un chilometro (solo andata), che ti ruberà non più di 15 minuti. Te lo dico perché quando abbiamo percorso quel tratto di strada in macchina c’erano diverse persone che camminavano a piedi, e Chiara ed io ci siamo sentiti come due pesci fuor d’acqua.
Mappa dei luoghi da visitare a Montefiore Conca
Nella mappa qui sotto trovi la posizione esatta dei principali luoghi d’interesse da vedere a Montefiore Conca. Ognuno riporta lo stesso numero assegnato nell’articolo:
- Chiesa di San Paolo
- Belvedere
- Castello di Montefiore Conca
- Chiesa dell’Ospedale
- Santuario della Madonna di Bonora
Puoi ingrandire o rimpicciolire la mappa a tuo piacimento 🙂
Dove parcheggiare
Il luogo migliore dove parcheggiare è all’uscita del borgo, dove inizia via Cella di Bonora (la strada che conduce al vicino santuario della Madonna di Bonora). L’area di parcheggio non presenta le tradizionali strisce bianche (o blu), dovrai quindi lasciare l’auto seguendo la fila di auto eventualmente presenti.
In alternativa c’è anche un parcheggio gratuito vicino alla piazza situata nei pressi di porta Curina: i posti auto disponibili sono pochi e nelle giornate con più affluenza di turisti ci sono buone probabilità di trovarlo occupato (come è successo a me e a Chiara).
Nei dintorni di Montefiore Conca
- Rimini, sulle orme del regista Fellini
- Montegridolfo, il borgo riminese sulla linea gotica
- Verucchio, la culla della famiglia Malatesta
- Il borgo di San Leo
- San Giovanni in Marignano, il granaio antico dei Malatesta
- Il borgo antico di Santarcangelo di Romagna
- Fiorenzuola di Focara, il borgo dei versi di Dante
- Macerata Feltria, il borgo nascosto del Montefeltro