Il Barco Ducale di Urbania è un convento settecentesco realizzato in stile vanvitelliano, al cui interno ospita una chiesa dedicata a San Giovanni Battista. Attorno al complesso sorge poi un grande parco, meta estiva molto gettonata tra i durantini, come vengono chiamati gli abitanti di Urbania (ex Casteldurante).
Distante circa 1 km dalla città, il Barco Ducale è collegato al centro da un comodo itinerario ciclopedonale, percorribile cioè sia a piedi che in bici. Puoi comunque decidere di arrivare qui con l’auto, usufruendo del parcheggio gratuito situato dietro l’edificio. Chiara ed io, ad esempio, abbiamo scelto di spostarci in macchina, avendo con noi anche il carissimo signore e la carissima signora (per il momento puoi tranquillamente ignorare la loro identità, non è importante).
In questa breve guida ti racconterò un po’ della sua storia, per poi lasciarti tutte le informazioni utili sull’apertura e le visite al Barco Ducale.
Indice
Storia
Dove oggi sorge il convento di San Giovanni Battista al Barco Ducale del XVIII secolo, in origine c’era un piccolo eremo dedicato anche allora a Giovanni Battista. La sua fondazione risale al 1286, dieci anni dopo la distruzione di Castel delle Ripe da parte di Urbino, durante la sanguinosa guerra tra guelfi (Castel delle Ripe) e ghibellini (Urbino). A costruire l’antico eremo, grazie all’aiuto economico dei conti Brancaleoni, furono alcuni frati francescani minori che nel frattempo si erano distaccati dal gruppo principale, rimasto invece nel nuovo centro abitato chiamato Casteldurante.
Intorno alla metà del Quattrocento Federico da Montefeltro commissionò all’architetto senese Francesco di Giorgio Martini la realizzazione di un luogo per ritemprare la mente e da impiegare allo stesso tempo come riserva da caccia. Al noto artista si deve anche la costruzione di un complesso sistema di chiuse che in quegli anni collegò il Barco al Palazzo Ducale tramite imbarcazione.
Come si evince da queste poche righe, la storia del Barco Ducale finisce spesso per intrecciarsi con quella dei duchi di Urbino. L’ultimo di questi, Francesco Maria II Della Rovere, lo amò a tal punto da sceglierlo come sua residenza preferita. E tutti i torti non aveva, se solo si riesce a tornare indietro con la mente a più di quattrocento anni fa, immaginando una realtà senza la frenesia dell’epoca moderna, senza il rumore infernale delle macchine, senza la pressione dei telefonini.
La struttura odierna del Barco Ducale è il risultato finale della ricostruzione ex-novo resasi necessaria in seguito ai danni riportati nel 1741, l’anno del violento terremoto che colpì l’area centro-settentrionale delle Marche. Seguendo il progetto del monaco camaldolese, nonché architetto, Giuseppe Antonio Soratini, i lavori si conclusero nel 1771, quando si tenne una nuova inaugurazione.
Oggi il Barco Ducale è la sede delle attività e dei laboratori artistici del Museo Civico di Urbania, ospitato all’interno del Palazzo Ducale. Nel frattempo, proseguono anche i lavori di restauro che hanno come obiettivo quello di restituire l’antica residenza nobiliare al suo splendore originale. Ed è proprio a causa di questi lavori che l’apertura al pubblico, e le annesse visite, sono fortemente limitate.
Come prenotare una visita al Barco Ducale di Urbania
Per prenotare una visita al Barco Ducale di Urbania occorre contattare per telefono lo IAT di Urbania almeno quattro giorni prima. Il numero da chiamare per verificare l’eventuale apertura è lo 0722 313140.
Durante la telefonata al centro di Informazione e Accoglienza Turistica di Urbania, puoi anche richiedere conferma sul prezzo del biglietto di visita e sulle condizioni da soddisfare per l’ingresso gratuito.
Cosa vedere nei dintorni
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Federico Pisanu
Federico Pisanu è un travel blogger. Ha fondato viaggieritratti.it nel 2018 insieme a Chiara Lanari. Organizza i suoi viaggi in autonomia. In base alla sua esperienza aiuta gli altri viaggiatori con itinerari di viaggio e consigli pratici. Adora la pizza. Sardo. Al mare preferisce la montagna.
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