Anghiari è un borgo medievale della provincia di Arezzo, in Toscana, non lontano dal confine con Umbria, Marche ed Emilia Romagna. Come tante altre terre di frontiera, in passato fu teatro di ripetuti e sanguinosi scontri, su tutti la quello del 1440 tra l’esercito fiorentino e gli antagonisti Milanesi: la battaglia fu vinta dai Fiorentini, in quel tempo alleati dello Stato Pontificio, che così mantennero il loro dominio in Toscana.

Da un punto preciso del borgo puoi godere di una postazione privilegiata su quello che fu il terreno di scontro tra i due eserciti, la celebre piana che si trova ai piedi di Anghiari. Al di là di questo, oggi il comune aretino è una tappa da non perdere per chi, come me e Chiara, ama i piccoli borghi dell’Italia centrale, la loro tranquillità, i loro continui saliscendi.

Ti mostrerò ora le cose più belle da vedere ad Anghiari, proponendoti un breve itinerario a piedi con partenza dal parcheggio situato appena sotto le mura del borgo. Trovi tutti i riferimenti nella mia mappa qui sotto, con le indicazioni sull’area di sosta e i luoghi d’interesse da visitare.

12 cose da vedere ad Anghiari


1. Belvedere sulla piana di Anghiari

Belvedere sulla piana di Anghiari

All’ingresso del borgo hai subito modo di affacciarti sulla piana di Anghiari, laddove più di 500 anni fa i Fiorentini si scontrarono con i Milanesi per difendere il loro territorio dalle mira espansionistiche del Ducato di Milano. Dal belvedere, in lontananza sulla destra, puoi ammirare anche Sansepolcro, la città di Piero della Francesca, e il fiume Tevere, che attraversa l’intero territorio a cui dà anche il nome (Valtiberina).

Lo sapevi che? Leonardo da Vinci in persona venne incaricato di dipingere la battaglia di Anghiari per il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, purtroppo però della sua pittura murale non vi è traccia, probabilmente a causa dell’impiego di una tecnica troppo ardita da parte dell’inventore italiano.

Itinerario: dal belvedere dirigiti ora verso il borgo vero e proprio, che gli abitanti del posto chiamano affettuosamente il “Borghetto”, il cui centro coincide con piazza Mameli.

2. Il Borghetto

Il Borghetto

È la testimonianza diretta del Rinascimento ad Anghiari, periodo in cui gli abitanti del paese già esistente videro la nascita di un piccolo borgo, il “Borghetto” appunto. Oltre alla piazza principale, su cui si affacciano il Museo della Battaglia e di Anghiari e il Museo di Palazzo Taglieschi, ne fanno parte anche la chiesa di Sant’Agostino, Palazzo Testi, Palazzo Marzocco e il Battistero.

Itinerario: prendi la stradina in salita alla sinistra di piazza Mameli, lungo la quale ti lascerai alle spalle una serie di piccole botteghe artigianali. Dopo un paio di minuti (anche prima se non ti fermi) arriverai alla terza tappa del nostro itinerario.

3. Badia di San Bartolomeo

Madonna col Bambino nella Badia di San Bartolomeo

È la chiesa madre di Anghiari, cioè l’edificio religioso più antico, le cui prime testimonianze storiche si attestano attorno ai primi anni del 1100, anche se la struttura odierna risale alla ricostruzione del XIV secolo. Al suo interno puoi ammirare due interessanti sculture lignee: un Crocifisso risalente alla fine del Duecento e la Madonna con bambino, opera attribuita all’artista senese Tino di Camaino.

Itinerario: prosegui sempre avanti, fino a raggiungere l’ingresso di una piccola area verde, prossima tappa del percorso.

4. Orto del Vicario

Orto del Vicario

Una piccola area verde dove riposarsi un attimo e assaporare del buon vino o un semplice caffè nel locale Giardini del Vicario. Ma anche l’occasione di un veloce ripasso delle piante officinali, grazie a un prezioso pannello del Sistema Museale di Anghiari che mostra i nomi di ciascuna pianta presenti nel piccolo orto.

Itinerario: lasciati alle spalle l’orto e sali le scalette che hai di fronte a te. Poi, quando arrivi in cima, voltati indietro. Ti fidi di me? 😁

5. Belvedere Gian Franco Venè

Belvedere Gian Franco Venè

È uno dei punti panoramici più belli che il borgo di Anghiari ha da offrire, una posizione privilegiata da cui puoi spaziare con la vista sulla Valtiberina e la città di Sansepolcro. Il belvedere è dedicato alla memoria di Gian Franco Venè, il noto giornalista e scrittore italiano che negli anni Settanta, insieme al sindaco di allora Franco Talozzi, ideò il Premio Internazionale Cultura Città d’Anghiari.

Itinerario: prosegui ancora avanti, stavolta seguendo i cartelli che ti conducono al Palazzo Pretorio, testimonianza diretta di un insediamento degli antichi Romani in quest’area.

6. Palazzo Pretorio

Palazzo Pretorio

È l’edificio storico più importante di Anghiari. Realizzato nel XIV secolo e oggi sede del Comune, lo riconosci subito dalla sua caratteristica facciata, dove sono presenti innumerevoli stemmi dei Vicari, coloro i quali amministravano la giustizia locale per conto del governo di Firenze. Le visite all’interno del palazzo, dove sono presenti le antiche carceri del tribunale e la cella venaria di età romana, sono organizzate dal Museo della Battaglia e di Anghiari.

Itinerario: riprendi la strada che conduce alla parte più alta del paese e prosegui sempre avanti lasciandoti alle spalle il Cassero, fino ad arrivare alla torre del “Campano”, come viene chiamata dagli abitanti del paese.

7. Il Campano

Il Campano

È la torre dell’orologio di Anghiari e sorge su uno dei punti più alti del borgo. Portata a termine all’inizio del Trecento, la struttura odierna risale al XVII secolo, quando venne ricostruita dopo essere stata distrutta nei primi anni del Cinquecento.

Itinerario: è arrivato il momento di tornare giù in direzione della piazza principale del borgo. Per farlo prendi via della Torre, non una via qualunque.

8. Via della Torre

Via della Torre

È la via che da piazza Mameli conduce al “Campano”, ma anche una delle vie più caratteristiche di tutta Anghiari. I locali la conoscono con l’appellativo “Cordoni”, perché in passato al posto degli odierni gradini c’erano dei cordoli trasversali in pietra, che servivano a rendere più agevole tanto la salita quanto la discesa di asini, cavalli e muli.

Itinerario: continua a scendere i gradini di via della Torre fino a quando non sarai di nuovo in piazza Mameli.

9. Museo della Battaglia e di Anghiari

Museo della Battaglia

Tappa obbligata per conoscere le vicende storiche legate alla famosa battaglia di Anghiari e alla scomparsa del dipinto di Leonardo da Vinci. A quest’ultima è dedicata un’intera sezione, grazie alla quale puoi farti un’idea più precisa su quali siano stati i disegni di Leonardo riferiti alla battaglia e quali siano invece le copie successive.

Indirizzo: piazza Mameli

Orario estivo (da marzo a ottobre): tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 18:30

Orario invernale (da novembre a febbraio): dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 17:30 (martedì chiuso)

Orario per le festività natalizie (dal 26 dicembre al 6 gennaio): tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 17:30

Prezzi: biglietto intero 4,00 euro; biglietto ridotto 2,00 euro

Sito web: battaglia.anghiari.it

Telefono: +39 0575 787023

Il consiglio di Viaggi e Ritratti: presso la biglietteria del museo puoi chiedere di acquistare il biglietto combinato (intero 6,00 euro, ridotto 4,00 euro), che ti permette di visitare anche il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari dell’Alta Valle del Tevere ospitato dentro il Palazzo Taglieschi, praticamente di fronte al Museo della Battaglia.

Itinerario: pochi metri dopo l’uscita dalla piazza giungerai all’ingresso della chiesa principale del paese.

10. Chiesa di Sant’Agostino

Chiesa di Sant'Agostino

È il luogo di culto più importante di Anghiari ed è conosciuta anche come parrocchia di San Bartolomeo. Di origine duecentesca, al suo interno merita una menzione particolare l’Adorazione dei pastori, una terracotta policroma del XVI secolo realizzata dall’artista fiorentino Santi Buglioni.

Itinerario: da via Giuseppe Garibaldi, dove si trova la chiesa di Sant’Agostino, vai in direzione di porta Sant’Angelo, cioè dalla parte opposta di Porta Nuova. Ti ricorda qualcosa? Eh già, sei di nuovo sul percorso che corre attorno al borgo, lo stesso da dove all’inizio hai ammirato la piana della battaglia.

11. Via di Ronda

Via di Ronda

È l’antico camminamento sulle mura, che puoi goderti all’inizio o alla fine della visita ad Anghiari. Vivila come una tranquilla passeggiata all’esterno del Borghetto, con un secondo, terzo, quarto – insomma, quante volte vuoi – passaggio sul belvedere. Perché merita.

Itinerario: ritorna ora verso Porta Nuova, dove c’è l’ingresso al borgo e un’ultima sorpresa prima di tornare al parcheggio.

12. Il Pozzo

Il pozzo

Il pozzo del Borghetto risale ai primi anni del Trecento, prima ancora dunque della nascita stessa del nuovo borgo di Anghiari. In quel periodo consentiva agli abitanti del paese di prendere l’acqua di sorgente proveniente dalla vicina collina, mentre oggi è una fiera testimonianza del passato.

Nei dintorni di Anghiari

E con questo è tutto. Se hai una domanda o un dubbio sulla visita ad Anghiari lascia un commento qui sotto, ti risponderò il prima possibile.

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